Nel più elegante multisala di Londra, serata di gala per la proiezione di ‘Luca: Seeing Red’. Tante Ferrari (due multate) anche per strada. Il protagonista: “In una settimana avrei chiari i nomi per rilanciare la rossa”
Dal nostro corrispondente Davide Chinellato
26 settembre – 13:27 – LONDRA
Luca Cordero di Montezemolo non nasconde l’emozione mentre la vita gli scorre davanti. Letteralmente, visto che l’ex numero 1 di Fiat e Ferrari sta guardando in un elegante cinema di Londra “Luca: Seeing Red”, il docufilm sulla sua vita che dopo l’anteprima di Milano ha vissuto una serata di gala nella capitale britannica. Con protagoniste, come nel film di Manish Pandey, quelle rosse che ama tanto: ce ne sono diverse fuori dal cinema vicino a Hyde Park, e su due qualche solerte ausiliare del traffico ha aggiunto una multa. Nemmeno questo fuori programma, però, è riuscito a rovinare la serata.

GALA—
Il cinema della catena Everyman è un teatro perfetto per questo viaggio nella storia personale di Montezemolo, ma anche in 50 anni di storia di Formula 1, dello sport e dell’Italia in generale, visto che l’oggi 78enne ex dirigente nella sua vita è stato tantissime cose. Per questa prima londinese sono state fatte le cose in grande: le 5 sale del cinema di Hyde Park sono tutte riservate per una selezionata lista di invitati, con 175 che siedono nella sala principale accanto a Montezemolo. Accanto a lui ci sono Bernie Ecclestone e Stefano Domenicali, passato e presente di quella Formula 1 su cui Montezemolo ha lasciato un’impronta indelebile. In sala ci sono anche il boss della McLaren Andrea Stella, il boss della Sauber Mattia Binotto, Adrian Newey e il patron della Aston Martin Lawrence Stroll. È una serata di gala, col tappeto rosso fuori, i banner del film ovunque, e tante persone che hanno lavorato con Montezemolo nelle varie fasi della sua vita a riempire la sala e a rendergli omaggio. Il film, con Montezemolo intervistato da Chris Harris, l’ex conduttore di Top Gear, è un viaggio nei ricordi, negli aneddoti da Niki Lauda a Ayrton Senna e Michael Schumacher, nella vita passata e presente di un uomo capace di lasciare un segno in tutto quello che ha fatto.

EMOZIONE—
Montezemolo prova a spiegarlo anche dopo, quando assieme a Harris e Pandey sale sul palco della Sala 1 per una breve intervista, proiettata nelle altre sale del cinema di Hyde Park e negli altri 27 (dovevano essere 14 inizialmente, ma i biglietti sono andati esauriti in pochissimo tempo e il numero di cinema coinvolti è stato ampliato) in tutto il Regno Unito in cui è andata in scena questa prima mondiale. Montezemolo si muove tra passato e presente, tra quella sua emozione per la Formula 1 che non si è mai assopita e ricordi di una vita vissuta a tutta velocità, come quelle Ferrari che ama tanto. “Se domani mattina dovessi tornare a lavorare per la Ferrari, in una settimana avrei chiaro quali persone mettere nelle posizioni differenti per avere successo – ha raccontato Montezemolo sul palco quando gli è stato chiesto a chi affiderebbe il suo team se dovesse tornare in Formula 1-. Max Verstappen per me è chiaramente il miglior pilota, e lo ha mostrato anche nell’ultima gara a Baku in condizioni difficili. Ma anche il miglior pilota della terra da solo non può vincere, perché se Enzo Ferrari diceva sempre che il 50% lo fa la macchina e il resto lo fa il pilota, adesso la macchina fa l’80% e serve crescere come squadra”. È stata la sua formula vincente in tutte le sue tante avventure, dagli anni da team manager della Ferrari sotto la protezione del Drake alle sue escursioni nel mondo dell’imprenditoria. È la formula vincente anche per questo film, per questa serata di gala nel nome di Montezemolo, del rosso e delle Ferrari. Nonostante quelle due multe all’uscita.

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