Emma Watson, la celebre Hermione Granger dei film di Harry Potter, ha ricevuto diverse critiche dai fan del maghetto per aver dichiarato che continuerà a “tenere caro” il suo rapporto con l’autrice dei romanzi, J.K. Rowling, nonostante le sue opinioni sui diritti delle persone transgender. Nel 2020, l’attrice aveva contestato in un tweet le convinzioni di genere della scrittrice, che aveva espresso la necessità di spazi riservati a un singolo sesso a causa delle minacce di violenza contro le donne. “Le persone trans sono chi dicono di essere e meritano di vivere la loro vita senza essere messe costantemente in discussione o sentirsi dire che non sono chi dicono di essere”, aveva scritto Watson. Da allora, Rowling aveva dichiarato che non avrebbe “mai perdonato” né lei, né gli altri attori protagonisti della saga, Daniel Radcliffe e Rupert Grint, perché si sarebbero “accontentati di un movimento intenzionato a erodere i diritti duramente conquistati dalle donne”. All’inizio della settimana, ospite del podcast di Jay Shetty, Watson ha tuttavia espresso posizioni più concilianti sul tema. “Non credo davvero che avendo avuto quell’esperienza e avendo l’amore, il supporto e le opinioni che ho, significhi che io non possa e non voglia apprezzare Jo e la persona con la quale ho avuto esperienze personali”, ha detto. “Non crederò mai che l’una neghi l’altra e che la mia esperienza con quella persona, non possa essere conservata e apprezzata. Per tornare al nostro rapporto di prima, non credo che queste cose siano o l’una o l’altra. Credo che il mio desiderio più profondo sia quello di sperare che le persone che non sono d’accordo con la mia opinione mi amino, e spero di poter continuare ad amare le persone con le quali non condivido necessariamente la stessa opinione”. Ha aggiunto: “Penso che la cosa che mi ha più turbata sia che non sia mai stato possibile un dialogo”. Molti fan, però, non hanno apprezzato le dichiarazioni di Watson. “Facile parlare così quando non è la tua esistenza a essere in discussione. Certi modi di vederla fanno male a certe persone”, ha scritto sui social un utente. “La neutralità davanti all’oppressione non è compassione, è stare dalla parte dell’oppressore. Dire che “Vuoi ancora bene” a Rowling mentre questa attacca le persone trans mostra semplicemente che sei schermata dai danni che provoca. Questa non è eleganza, è privilegio”, ha proseguito un altro.
LA DISILLUSIONE NEL MONDO DELLA RECITAZIONE
Nella puntata del podcast, Emma Watson ha anche ricordato con affetto gli anni di lavoro sul set del film Harry Potter. “Arrivavo su quei set con un’aspettativa che credo di aver sviluppato su Harry Potter, ovvero che noi, le persone con le quali lavoravo, sarebbero diventate la mia famiglia, e che saremmo stati amici per tutta la vita”. Allo stesso tempo, l’attrice ha però raccontato la successiva disillusione vissuta nel mondo del cinema: “Sono venuta a lavorare in cerca di amicizia, ed è stata un’esperienza molto dolorosa per me. Al di fuori di Harry Potter e a Hollywood, tipo, da spezzarsi le ossa, davvero doloroso… perché la maggior parte delle persone non viene in quegli ambienti in cerca di amicizie. Cercano, questa è la mia occasione, questo è il mio ruolo, questo è ciò che voglio. Sono concentrato, questo è il mio lavoro, questa è la mia carriera. E io non avevo questa mentalità. E quindi ho trovato il rifiuto davvero doloroso”. “Penso che fosse davvero insolito realizzare una serie di film per 12 anni, ed eravamo una comunità. Lo eravamo davvero. E così ho preso questa cosa come un’aspettativa anche nei miei altri posti di lavoro. E sono stata semplicemente massacrata. Davvero. Sì, mi ha distrutta”. Ora Watson, 35 anni, sta studiando per conseguire la laurea specialistica in Scrittura Creativa all’Università di Oxford. Come ha raccontato in un’intervista a Hollywood Authentic, anche se sente la mancanza della recitazione, “non mi manca vendere. L’ho trovato piuttosto deprimente. Ma mi manca moltissimo usare le mie competenze e mi manca moltissimo l’arte. Ho solo scoperto di poter fare ben poco di ciò che mi piaceva davvero”. Nel 2021, l’attrice, Daniel Radcliffe e Rupert Grint si erano riuniti per il 20esimo anniversario del primo film di Harry Potter, ma senza J.K. Rowling, che ora è invece produttrice esecutiva della futura serie tv HBO dedicata al maghetto.

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