Finalmente l’ufficialità è arrivata. Juan Ayuso sarà un corridore della Lidl-Trek. Dopo tante voci che lo volevano nella squadra americana e dopo alcuni indizi che lo vedevano virare prima alla Ineos Grenadiers e poi alla Movistar, alla fine ad avere la meglio è stato Luca Guercilena, team manager della Lidl-Trek.

Noi stessi, in un post basato su voci attendibili, avevamo anticipato che l’affare Ayuso fosse ormai cosa fatta. Lo spagnolo passava al team americano per un’operazione che, stando alle nostre fonti, ha avuto un costo complessivo di circa 25 milioni: si stima che 10 siano andati alla UAE Emirates e 15 (3 all’anno) al corridore che ha firmato un quinquennale, quindi fino al 2030. Scelta saggia visto che ha appena 23 anni.

Per sapere come è andata questa trattativa abbiamo parlato proprio con Guercilena, che si è mostrato piuttosto entusiasta di iniziare una nuova sfida con Ayuso, ragazzo dalle grandi possibilità e dal talento indiscusso.

Luca Guercilena (classe 1973) è il general manager della Lidl-Trek

Luca Guercilena (classe 1973) è il general manager della Lidl-Trek

Insomma, Luca, la news è arrivata ufficialmente…

Era chiaro che avessimo un certo interesse nei confronti di un atleta ideale per la classifica generale. Nel momento in cui è riuscito a trovare un accordo con la squadra per l’uscita, ci siamo organizzati per portare a casa il risultato. Mai come questa volta, era un’occasione che non potevamo perdere.

Sapendo quanto vanno forte Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel, se si deve investire su un quarto, questo è Ayuso?

Esatto, soprattutto nel 2022-2023 aveva dimostrato di essere competitivo per le classifiche, anche nelle gare di una settimana. Ovvio che se c’era una possibilità sul mercato e questa era Ayuso, andava investigata, conclusa: siamo riusciti a convincerlo.

Cosa ci puoi dire su come è andata questa trattativa?

Le possibilità che poteva avere Ayuso all’interno della sua ex squadra erano chiaramente limitate, anche per la presenza di altri grandissimi campioni. Per un atleta che cercava più possibilità di essere leader in un Grande Giro, la nostra squadra poteva essere la differenza. Gli abbiamo proposto il nostro progetto a medio e lungo termine, offrendogli opportunità che in quel contesto, quello della sua ex squadra, erano più complicate da ottenere per lui.

Le scaramucce tra la UAE e Ayuso avvennero lo scorso anno al Tour. Sul Galibier lo spagnolo (qui in seconda ruota) sembrò non dare tutto in vista dell’attacco di Pogacar

Le scaramucce tra la UAE e Ayuso avvennero lo scorso anno al Tour. Sul Galibier lo spagnolo (qui in seconda ruota) sembrò non dare tutto in vista dell’attacco di Pogacar

Quando è iniziata la trattativa: già durante il Giro d’Italia, vista la situazione che c’era in casa UAE?

Un po’ più tardi direi. Ovvio che si era iniziato a prestare attenzione. Come nostra linea di manovra non rompiamo i contratti a destra e a sinistra. E’ chiaro che se un atleta si mette sul mercato in una situazione di disagio, noi stiamo attenti. Però una chiacchierata è una cosa, un’offerta formale è un’altra. Parlo proprio di un offerta con tutti i crismi e nel rispetto dei regolamenti. I contatti reali sono avvenuti dopo il Tour de France.

Ayuso aveva un contratto di diversi anni con la UAE Emirates: avete dovuto pagare una clausola?

No, l’accordo è stato trovato in base all’investimento totale che volevamo fare. Poi è stato compito del suo agente trovare la soluzione con il team di provenienza. La nostra proposta è stata fatta esclusivamente all’agente del corridore (Giovanni Lombardi, ndr).

Ayuso cambia molto anche i piani generali della tua squadra, Luca. Vedremo due Lidl-Trek, una per le tappe e una per la classifica?

E’ chiaro che se vogliamo essere competitivi ad alto livello e provare a vincere uno dei tre Grandi Giri o la classifica a squadre, l’idea è puntare su un leader con una squadra dedicata. Sugli altri due Giri, invece, ci si può concentrare più sulle tappe, ciò che abbiamo fatto fino ad oggi. Poi quale sia il Grande Giro dipenderà dai percorsi. Ma se si punta alla classifica, è evidente che serva una squadra completamente dedicata, come dimostrano la Visma-Lease a Bike e la UAE. Questo non significa escludere a priori altri atleti di talento, ma per vincere serve un gruppo costruito attorno al leader.

Con la UAE, Ayuso ha ottenuto 16 vittorie, tra cui il podio nella generale alla Vuelta 2022 e la Tirreno 2025 (in foto)

Con la UAE, Ayuso ha ottenuto 16 vittorie, tra cui il podio nella generale alla Vuelta 2022 e la Tirreno 2025 (in foto)

Dove è avvenuta la firma?

Ormai si fa quasi tutto online, non c’è più l’esigenza di firmare i documenti a mano. Dopo il Tour de France, quando abbiamo percepito che c’era la possibilità concreta di che si liberasse, abbiamo fatto un incontro per allinearci sulle aspettative sportive e del suo essere leader. Una volta trovato l’accordo, tutta la parte burocratica è stata gestita dall’agente. Infine si è firmato in digitale.

Dov’eri quando hai firmato?

Io ero a casa in quel momento, immagino anche lui. C’è un software certificato per le firme legali digitali: il documento viene caricato su un cloud e firmato da entrambe le parti.

In casa Lidl-Trek l’head coach è lo spagnolo Josu Larrazabal: c’è già feeling tra i due iberici?

Qualche chiacchierata c’è stata, ma non siamo ancora entrati nei dettagli. Rispettiamo sempre il lavoro dei colleghi: dato che Juan non è in squadra con noi, programmi e discorsi di performance verranno affrontati più avanti. Nei ritiri di dicembre e gennaio.

Juan Ayuso, Bola del Mundo, Vuelta 2025, passaggio Lidl-TrekNel comunicato di arrivo alla Lidl-Trek, Guercilena ha esaltato anche le doti di cronoman di Ayuso, oltre che il talento in salita e i margini di crescita

Juan Ayuso, Bola del Mundo, Vuelta 2025, passaggio Lidl-TrekNel comunicato di arrivo alla Lidl-Trek, Guercilena ha esaltato anche le doti di cronoman di Ayuso, oltre che il talento in salita e i margini di crescita

Ayuso ti ha fatto qualche domanda particolare o detto qualcosa che ti ha colpito?

No, credo che ormai le strutture siano simili per tutte le squadre. Mi è piaciuto però che si sia interessato al nostro progetto a lungo termine, alla stabilità e alle ambizioni del gruppo sportivo. Lui sa che vogliamo diventare una squadra di riferimento e che deve essere parte importante di un progetto in cui la priorità è sempre la squadra.

Chi ti ricorda Ayuso, per quel poco che ci hai raccontato sin qui?

Dal punto di vista tecnico non saprei dire, perché noi non abbiamo avuto grandi leader da classifica. Per il carattere, invece, mi ha ricordato Paolo Bettini. Ho visto un ragazzo diretto, deciso, che va dritto al punto senza troppi giri di parole… come faceva Paolo.