Nel paddock di Motegi non è passato inosservato il nuovo scarico lungo della Yamaha. La soluzione preparata dalla Akrapovic per la M1, in pista ha svolto solo un giro con Fabio Quartararo nelle libere prime di tornare a essere parcheggiata nel box della squadra factory di Iwata.
“El Diablo”, autore di un ottimo ottavo tempo che lo porterà domani direttamente in Q2, non ha commentato la novità tecnica che è stata montata sulla sua M1, ma ha voluto trarre una sensazione di come cambia l’erogazione della coppia con il terminale decisamente più lungo.
Alex Rins, Yamaha Factory Racing, con lo scarico basso corto
Foto di: Yamaha MotoGP
Nella versione tradizionale, infatti, il tubo di scarico non arriva a sporgere dalla parte superiore del forcellone posteriore in alluminio, mentre nella configurazione inedita si alza fino all’apice superiore del cerchio, producendo un allungamento di circa 300 mm.
Sappiamo che uno scarico più lungo cambia l’intonazione del 4 cilindri in linea favorendo la guidabilità e quindi l’erogazione ai bassi regimi, con la tendenza a rendere la moto un po’ meno brusca in certe reazioni.
Per ha fatto solo una fugace apparizione, ma non è detto che sia destinata a restare fra i concetti bocciati…
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