Le parole di Marotta anche ai microfoni di FCINTER1908.IT in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa che gli è stata consegnata alla Bicocca di Milano
Beppe Marotta ha parlato ai microfoni dei giornalisti, tra cui l’inviato di FCINTER1908.IT, dopo il conferimento della Laurea Honoris Causa dell’Università Bicocca. Queste le sue parole:
-Soddisfatto di questo riconoscimento?
Chiaro che sì. È un’emozione, un giorno straordinario, un premio diverso dai soliti. Un riconoscimento per un percorso di vita fatto e quindi direi che il ringraziamento dovrebbe esserre esteso a tutti i presidenti dei miei 45 anni di lavoro e va anche esteso a collabotori, colleghi e dipendenti dei club in cui sono stato. Tutti mi hanno dato qualcosa a livello di crescita. Oggi mi sento una persona esperta, umile, che vuole dare molto ai presidenti dell’Inter e vorrei contribuire a regalare delle belle soddisfazioni.
-Cosa rappresentano le proprietà come quella di Oaktree?
Nel calcio italiano 12 proprietà sono straniere e questa è l’identità del calcio italiano. E dico menomale. Pensiamo se non ci fossero i fondi a capo di Milan e Inter. Sicuramente, parlo di Oaktree, un fondo lungimirante che ha capito innanzitutto che deve fare degli investimenti nelle strutture e non mi riferisco solo allo stadio ma anche a quelle di proprietà quindi sono stati spesi stanziati più di 100mln per la Pinetina e per Interello, dimostra questo lungimiranza. Sono stati investiti soldi anche sui giocatori e sicuramente Oaktree è in linea con quelle forme di mecenetismo.
-Permanenza di Ausilio, si sente di rassicurare sul suo futuro di cui si parla tanto?
È nato nell’Inter, ha il dna dell’Inter ed è un’identità precisa per un professionista che prima era giovane e adesso è affermato. Sono sicuro che il suo futuro non sarà lontano da Milano, posso dirlo in maniera concreta.
-Soddisfatto del lavoro di Chivu finora o chiede pazienza?
Sono soddisfatto e molto e non si può valutare comunque un allenatore in un mese e mezzo di lavoro fatto di quotidianità. Lui è veramente un allenatore che impersonifica caratteristiche professionali di alto livello, dobbiamo avere il tempo di metterle a disposizione. Ha un metodo di lavoro moderno, riesce a valorizzare i giocatori, ha grande motivazioni e sono ottimista.
-Si è posto forte il tema di trasparenza sullo stadio. Cosa sente di dire?
Mi sento di dire che Oaktree è pronta a confrontarsi con la Commissione. È un’affermazione pesante e vedere dei lati oscuri in un’investitore o due che lo fanno con massima trasparenza, ci mettiamo a disposizione per un confronto: nessuno vuole violare le leggi dello Stato.
-Se potesse definire con una dote Chivu, una dote che potesse descriverlo per il meglio, lei quale direbbe?
Credo che l’intelligenza sia una caratteristica e un valore di imprimere al lavoro che fa il sinonimo di eccellenza e lui è una persona molto intelligente, molto preparata e di giorno in giorno migliora. Mi trovo in difficoltà nel dovere esprimere una valutazione su una persona che sta facendo il suo lavoro con grande dignità e capacità.
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