Una palazzo a Gallipoli che unisce le due anime della Puglia.
Ha una doppia anima sorprendente questa palazzina a Gallipoli. Fu costruita nel primo decennio del ’900 da Americo Di Sansebastiano per raccogliere non solo la numerosa famiglia ma essere anche il simbolo di un traguardo, l’effigie del proprio successo. Americo era bisnonno di Giancarlo D’Ambrosio, l’attuale proprietario, che ha chiamato due autori d’eccezione, Ludovica Serafini e Roberto Palomba, a ridisegnare per l’oggi senza cancellare il passato.

La scala di ingresso, con una sedia per la sosta. L’azzurro ritorna nel corrimano. I pavimenti sono originali del primo ’900.Foto Marina Denisova
Un palazzo a Gallipoli tra altezze imponenti e tracce del passato
«C’è questo edificio ad angolo, si varca il portone e l’androne è subito una sorpresa, ha un’altezza spropositata che confonde i sensi, è uno dei più alti di Gallipoli. Si sale una scala che porta al piano nobile, che conservava meravigliose tracce d’epoca, come cementine diverse in ogni stanza e affreschi ai soffitti», racconta Ludovica Serafini. Un tempo questo immenso vano ospitava cavallo e calesse, poi le prime automobili, un’Isotta Fraschini, una Fiat… «Oggi è teatro di compleanni, santi e ricorrenze, animato da figli e amici», racconta Francesca, moglie del padrone di casa. Nell’ingresso è raffigurata una stazione con un treno, mezzo di trasporto con cui Americo spediva i prodotti del suo stabilimento: vino, vermouth e brandy. Ai lati, Mercurio, dio del commercio, e la dea Fortuna, con la sua cornucopia. Nella stanza adiacente sono dipinti tre angioletti che rappresentano grano, vino e olio, i prodotti della terra del Salento.

Nella sala da pranzo, il top a specchio del tavolo Alex (B&B Italia) riflette gli affreschi con i frutti delle quattro stagioni.Foto Marina Denisova

Un dettaglio dei tavolini di B&B Italia e Cassina.Foto Marina Denisova

Divano Naviglio (B&B Italia).Foto Marina Denisova
Oltre i cliché
Lo studio Palomba Serafini Associati apre con maestria il ventaglio dei codici stilistici locali e rimescola le carte riscrivendo una storia di famiglia e di Puglia che abbandona i cliché. Oltre ad ammodernare l’esistente, sale sul tetto e crea un nuovo volume abitativo sul terrazzo, con una piscina panoramica. «Quello che più mi piace del progetto è che è estremamente salentino ma contiene in sé le due essenze della Puglia: un appartamento più borghese a un livello e uno con un’atmosfera più rilassata, da masseria, al piano superiore», spiega Serafini. «In inverno stiamo giù, in estate si vive in terrazza», aggiunge la padrona di casa.