L’ex n1 azzurro Omar Camporese ha analizzato il cambio di tattica in battuta di Jannik: “Contro Carlos però potrebbe essere una tattica rischiosa”
Luigi Ansaloni
26 settembre – 18:30 – MILANO
Prime di servizio in campo: 76,6%. Jannik Sinner ha debuttato nell’Atp 500 di Pechino vincendo alla grande contro Marin Cilic e realizzando la quarta prestazione della sua carriera come percentuale di prime di servizio in campo, con il picco dell’83% realizzato contro Lorenzo Sonego a Vienna nel 2023. Solo 18 giorni prima, il numero due del mondo aveva servito al 48% di prime, nella finale dello Us Open contro Carlos Alcaraz. Cosa è cambiato in così poco tempo? Innanzitutto, lo scenario: giocare un primo turno di un 500 non è esattamente giocare la finale di uno slam o uno slam in generale, quindi è normale, meno tensione e meno probabilità di sbagliare. Ma non è solo questo. Lo ha dichiarato lo stesso Sinner: “In questo momento sto riflettendo molto sul mio servizio, cercando di aggiungere qualcosa e di variare un po’ le mie soluzioni. Tutti i giocatori lo fanno, e sono contento di avere una squadra fantastica al mio fianco”. L’azzurro ha dichiarato di cercare meno la potenza per favorire la precisione nel servizio. E se si tira più “piano”, è normale diminuire la percentuale degli errori. Nella partita contro Cilic, Sinner ha tenuto una media di circa 190 chilometri orari, lievemente più basso di quella tenuta a New York (2 chilometri in meno circa), ma decisamente più bassa rispetto ad esempio a Cincinnati, dove si attestava intorno ai 200 chilometri orari.
alcaraz—
Non è il solo ad averlo fatto. L’esempio è il suo grande rivale Carlos Alcaraz: anche lui ha abbassato la velocità media della prima per cercare più la precisione. Novak Djokovic, sempre termine di paragone per Sinner in tutta la sua carriera, fece un percorso simile con Becker prima ec con Ivanisevic poi. Nel caso dello spagnolo, però, è una tattica meno rischiosa e con più pro che contro. Il murciano è più esplosivo probabilmente in uscita dal servizio e in generale si muove e con più rapidità (soprattutto per la conformazione naturale del fisico e per la muscolatura), Sinner invece con avversari con una migliore risposta rispetto a Cilic, potrebbe risentirne di più. Dunque, è per questo che Jannik sta lavorando sulle variazioni al servizio, magari con più effetto e meno potenza.
l’analisi—
“Sinner magari ha deciso di dare più giro alla palla tirando più piano per aumentare la percentuale di prime, è una tattica – dice Omar Camporese, ex numero uno azzurro e uno che di servizio se ne intende – Dovrà essere bravo a non penalizzare il suo gioco da fondo campo. Jannik è un campione e sta lavorando anche per questo. L’uscita dal servizio è fondamentale, e lui si sta allenando tanto per trovare la sua via, quel movimento naturale che ti consente di andare in fiducia. La precisione la trovi se invece di tirare il colpo al 100% lo tiri magari all’80%. Se lo fai, il servizio influisce meno ma se sei così bravo a mettere in difficoltà l’avversario con traiettorie pericolose che possono poi darti un vantaggio in uscita dalla battuta, allora va bene. Certo contro Alcaraz potrebbe essere una tattica rischiosa, ma Jannik in quel caso saprà usare le contromisure necessarie”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA