La squadra di Donald ha conquistato 3 match su 4 nel foursome. Nel pomeriggio newyorchese le gare del fourballs con il presidente Trump in tribuna
Giornalista
26 settembre – 18:24 – MILANO
Alle sette del mattino i giocatori americani entrano sul tee della buca 1 abbracciati sotto la bandiera, i canti dei tifosi sono fieri e rumorosi, così come i buuu agli europei. Poche ore dopo gli stessi americani si stanno chiedendo come le cose possono essere andate così male sul campo gara di Farmingdale, New York. Dopo le prime quattro partite della mattina, la Ryder Cup guarda verso l’Europa: 3-1 per la squadra di Luke Donald, un dominio di colore blu rotto solo nell’ultimo game. Due anni fa a Roma la mattina del venerdì finì 4-0 e uno dei segreti del successo fu proprio piazzare prima i foursome – dove si gioca alternando i colpi fra i due compagni di squadra – invece dei fourballs dove ognuno gioca la sua palla e si sceglie la migliore alla fine della buca. È una decisione che spetta ai padroni di casa, tutti si aspettavano che si tornasse all’antico, invece Keegan Bradley ha confermato la formula che avvantaggia lo spirito di squadra e di amicizia degli europei rispetto agli americani più individualisti. E ha pagato cara la sua scelta.
Match 1 Rahm/Hatton (Eur) b. DeChambeau/Thomas (Usa) 4&3—
Partono meglio gli americani che vincono la buca 1 e gasano le migliaia di tifosi che fanno a gara a mostrare chi ama di più il proprio Paese. Ma alla 7 e poi alla 8 la svolta, con Rahm che mostra magie e Hatton che lo asseconda. È una marcia felice con i birdie alla 8 e poi alla 12 e alla 13. Alla 15 il vantaggio si allunga a 4 colpi, gli americani non possono più recuperare e la partita finisce qui. 1-0 per l’Europa.
Match 2 Åberg/Fitzpatrick (Eur) b. Scheffler/Henley (Usa) 5&3—
Un confronto mai in equilibrio con gli europei in vantaggio praticamente a ogni buca. Scheffler è il numero 1 al mondo, ma in Ryder si ammoscia, un po’ quello che succedeva anche a Tiger Woods. A Roma era finito in lacrime dopo essere stato strapazzato da Hovland e Aberg (ancora lui!) che stavolta cambia il compagno di gioco ma mostra un ottimo affiatamento anche con Fitzpatrick. E Scheffler chiude un altro incontro senza mai mettere in mostra le sue qualità. E per gli Usa andare in battaglia senza poter contare sui punti garantiti dal proprio uomo migliore si sta rivelando una catastrofe. Europa 2-0.
McIlroy/Fleetwood (Eur) b. Morikawa/English (Usa) 5&4—
Match 3 Un altro match che gli americani ricorderanno come un incubo, Rory e Tommy sono stati in totale controllo dalla prima alla 14 buca dove il gioco si è interrotto perché gli europei avevano 5 buche di vantaggio a 4 dalla fine. McIlroy e Fleetwood sono i due giocatori europei più amati in America e i buu si sono via via spenti e poi trasformati in applausi. Non c’è stata storia. Rory, all’ottava Ryder, è un giocatore dominante come pochi nel passato. E la gente, anche in America, soprattutto in America, ama i vincenti. Europa 3-0.
Match 4 Schauffele/Cantlay (Usa) b. MacIntyre/Hovland (Eur) 2 Up—
L’unico incontro davvero in equilibrio, con gli americani davanti fino alla 15 dove si sono fatti raggiungere buttando all’aria un vantaggio di 3 punti che avevano alla 11. Però alla 17, un par 3, il colpo di MacIntyre finisce in bunker e lo stesso scozzese manca il putt del par e così gli americani riprendono colpo di vantaggio sul tee della 18. Vantaggio che mantengono, anzi aumentano, anche sull’ultima buca e portano a casa l’unico punto degli Stati-Uniti che salva un po’ l’onore (e l’umore) dei padroni di casa. Il venerdì mattina si chiude con il 3-1 dell’Europa.
programma—
Nel pomeriggio americano si giocheranno i 4 fourballs. Questi gli accoppiamenti: Scheffler/Spaun vs. Rahm/Straka Griffin/DeChambeau vs. Fleetwood/Rose Young/Thomas vs. Aberg/Hojgaard Burns/Cantlay vs. McIlroy/Lowry A fare il tifo ci sarà anche il presidente Trump che verso le 11 newyorkesi ha infiammato la folla semplicemente sorvolando il campo con il suo Air Force One. Sarà lui a lanciare la rimonta americana?
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