Dopo il corteo regionale di sabato scorso, 20 settembre, lo sciopero generale nazionale che ha paralizzato la città lunedì e l’occupazione dei binari della stazione di Torino Porta Susa, nella serata di mercoledì 24 settembre, la mobilitazione cittadina e studentesca a sostegno di Gaza continua. É previsto per la giornata di domani, sabato 27 settembre 2025, un nuovo corteo di attivisti e manifestanti che da piazza Crispi, Barriera di Milano, si muoverà compatto verso l’aeroporto di Torino, il Sandro Pertini di Caselle. “Bloccare l’aeroporto Torino Caselle significa apportare un danno economico a uno dei punti nevralgici della viabilità nazionale e internazionale della regione Piemonte”, scrive il coordinamento Torino per Gaza. 

Luogo strategico, non è secondaria la presenza, all’interno dell’aeroporto, della sede di Leonardo S.p.A, industria colosso della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza: “Qui vengono prodotte e assemblate le componenti dell’Eurofighter Typhoon, cacciabombardiere di quarta generazione impiegato nei massacri contro popolazioni civili”, scrivono gli organizzatori. Previsti inevitabili disagi per quanto riguarda il traffico soprattutto per chi si muoverà in direzione Caselle. 

Torino, nuovo blocco per Gaza il 27 settembre: la marcia verso l’aeroporto di Torino Caselle

Non una giornata di mobilitazione ma uno “stato di agitazione permanente”. Anche la giornata di sabato 27 settembre sarà una giornata di protesta a Torino, con blocchi diffusi e presidi in città in solidarietà di Gaza. Un nuovo corteo si formerà nel primo pomeriggio, alle 14, in piazza Crispi. Dal punto di ritrovo nel quartiere Barriera di Milano la marcia prenderà il via verso l’aeroporto di Torino Caselle: “Non c’è più tempo da perdere. Il genocidio in Palestina continua e la Global Sumud Flotilla è stata ripetutamente colpita da droni israeliani. É ora di bloccare. Saremo muri umani a difesa del popolo palestinese. Più saremo, più sarà difficile fermarci. Più sarà efficace il blocco, più saremo in grado di infliggere un danno a chi lucra sul genocidio”. Ma gli occhi sono puntati anche sulla sede di Leonardo S.p.a, con sede all’interno dell’aeroporto: “Qui vengono sviluppati droni, sistemi di sorveglianza, tecnologie di cybersicurezza. Strumenti di guerra venduti e forniti a Israele. Leonardo non è solo complice: è una delle protagoniste del genocidio. E tutto questo avviene nelle nostre città, nei nostri quartieri. Solo in Piemonte le sedi di Leonardo sono tre”. Con partenza prevista alle 14, il corteo interesserà piazza Baldissera, via Stradella, corso Grosseto, corso Potenza/via Ettore Stampini proseguendo poi lungo strada Aeroporto, via Lanzo fino alla SP2 in direzione via Torino, aeroporto Sandro Pertini. Disagi al traffico ma possibili ritardi potrebbero interessare anche i passeggeri in partenza da Caselle invitati, per motivi di ordine pubblico, a raggiungere lo scalo con largo anticipo. 

Dall’occupazione della stazione di Porta Susa all’aeroporto Caselle: “Bloccare tutto”, la parola d’ordine per Gaza che agita la città di Torino

Sempre sabato 27 settembre è prevista un’altra marcia per Gaza che prenderà vita nell’area metropolitana di Torino con partenza al mattino, alle nove, a Rivalta. Dopo una prima tappa a Beinasco, il corteo ripartirà alle 13.30 alla volta di Torino centro, con obiettivo piazza Castello e la Prefettura di Torino, dove è previsto l’arrivo intorno alle 19. Ma lo stato di agitazione permanente attraversa le strade così come i corridoi dei poli universitari torinesi, teatro in questi giorni e ore di assemblee studentesche aventi al centro il dibattito sulla questione palestinese.