Un tonfo umiliante. Quel -54, seppur in amichevole. Le riflessioni. Varese è già in alta marea e il campionato non è ancora iniziato. Forse, una semplice amichevole andata male, ma l’atteggiamento visto in campo è stato inspiegabile. E ci sono già i primi punti interrogativi sui nuovi del roster.

VARESE: MAL DI “MOODY”

Il primo nome sul banco degli imputati è quello di Stefan Moody. Il play americano 32enne già nella Coppa Lombardia aveva lanciato i primi segnali di difficoltà, producendo praticamente solo 10 punti in 2 partite. Poi, il tonfo con Tortona, quel 36-0 di parziale, che ha messo la pietra tombale su una prestazione indegna. Tanto che persino i due GM di Varese, Zach Sogolow e Maksim Horowitz, hanno ricevuto chiamate da tanti agenti di giocatori free agent che si sono proposti.

Stando a quanto riporta la Prealpina per ora Varese: “vuole aspettare di capire se i messaggi trasmessi ieri ai giocatori (non solo Moody, anche Moore ed altri) hanno colpito nel segno. I tempi non saranno lunghi: dopo il test con Reggio Emilia si rifarà il punto della situazione, pronti ad intervenire se si ripeteranno i segnali allarmanti di Varallo Sesia, dove al li là della difesa all’acqua di rose, si sono visti preoccupanti fasi offensive da “liberi tutti” in modalità tiri dopo un passaggio”.

Insomma, un momento di una difficoltà incredibile. Con Moody che si è trovato da subito in un vortice di difficile uscita. Ma anche nel reparto lunghi la situazione non è migliore. La pochissima esperienza di Ladurner e soprattutto la caducità e la propensione agli infortuni di Renfro, sono due campanelli d’allarme enormi. Chi vivrà vedrà. Per ora, Varese ha mal di “Moody.”