Sesto Fiorentino, 26 settembre 2025 – Una chiesa gremita, dalle tinte giallo azzurre, ha dato ieri l’ultimo saluto a Sylvia Trallori, la 28enne morta dopo essere stata investita, l’11 settembre scorso, in via Gramsci a Quinto Basso, a poca distanza dalla Misericordia di Quinto dove era impegnata come volontaria.

Fra i tantissimi che, nel pomeriggio di venerdì alla Pieve di San Martino, hanno partecipato ai funerali c’erano infatti molti confratelli e consorelle delle Misericordie con la divisa d’ordinanza gialla e azzurra, oltre a quella di Quinto, quelle di Sesto, Rifredi, Scarperia, Firenze e Fiesole solo per citarne poche.

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Sylvia Trallori e un momento dei funerali che si sono svolti a Sesto Fiorentino (Fotocronache Germogli)

Presenti anche il presidente del Coordinamento delle Misericordie Area Fiorentina Andrea Ceccherini con tutto il consiglio e delegazioni delle Pubbliche assistenze, fra l’altro quella di Calenzano e la Croce Viola di Sesto. Intorno alla bara bianca poi il picchetto dei volontari in veste nera. In chiesa, a portare la solidarietà del Comune, anche il sindaco Lorenzo Falchi.

A celebrare la messa con altri sacerdoti, in un silenzio estremo, il pievano don Daniele Bani che, in più occasioni, si è rivolto al padre di Silvia, Stefano, Governatore della Misericordia di Quinto, alla mamma Francesca e al fratello Giacomo, stretti in un dolore inimmaginabile per una morte «così inaspettata, avvenuta all’improvviso, in un giorno qualsiasi».

«In diverse occasioni – ha detto don Daniele nell’omelia – mi è capitato di parlare con Sylvia della morte e una volta, come si ripete spesso anche in maniera scherzosa, ho detto che in ogni caso nessuno era tornato dall’aldilà a raccontarci com’era e lei mi ha risposto che, invece, qualcuno era tornato: Gesù Cristo. La sua era una fede sincera, vera, e anche grazie alla sua frequentazione delle comunità neocatecumenali aveva una conoscenza grandissima delle Scritture. Ai familiari, riprendendo la lettera di San Paolo ai Corinzi letta oggi, l’inno all’amore, dico che l’amore che Sylvia ha dato a voi e che voi avete dato a lei non morirà mai ed è questo che vi terrà ancora uniti».

Anche alcuni volontari della Misericordia e amici di Sylvia poi hanno voluto ricordare la ragazza e soprattutto il suo grande e sempre presente sorriso che mostrava anche nelle situazioni più difficili e che era un po’ il suo tratto distintivo. Alla fine, all’uscita del feretro, tutte le sirene delle ambulanze presenti hanno iniziato a suonare assieme per un saluto a una giovane speciale e che non sarà dimenticata.