Dopo dodici anni da Matej Mohoric arriva un’altra doppietta consecutiva: prima il titolo junior, poi quello under 23 ai Mondiali di ciclismo su strada, a conquistarlo è uno straordinario Lorenzo Finn. A Kigali, in Ruanda, arriva il primo oro italiano: non era il favorito, era addirittura il più giovane in gara, ma ha dominato la prova in linea con classe e intelligenza tattica. Il Bel Paese ha le spalle coperte per il futuro: è in arrivo un fuoriclasse di quelli che possono davvero far sognare il pubblico tricolore.
Nonostante qualche scatto nella prima fase di gara, il gruppo è rimasto compatto in seguito all’azione costante del Belgio. La squadra del favorito, Jarno Widar, si è messa a dettare il passo, facendo perdere di unità il plotone con il passare delle varie tornate.
La corsa si è infiammata a cinque giri dalla fine: all’attacco è andato lo spagnolo Hector Alvarez in solitaria, con il plotone che ha visto diversi allunghi, con protagonista anche la compagine azzurra. A quattro tornate dall’arrivo l’azione devastante di Lorenzo Finn, che ha sorpreso tutti gli altri favoriti della prova odierna: con l’azzurro, che è andato a riprendere Alvarez, anche Halvor Dolven (Norvegia), Mateus Gajdulewicz (Polonia), Marco Schrettl (Austria) e Jan Huber (Svizzera).
Widar e gli altri sono rimasti a guardare, prendendo una quarantina di secondi di ritardo. Davanti è iniziato il Finn show: accelerazioni a raffica per l’azzurro, prima ha staccato tutti tranne Huber, poi nell’ultima tornata ha messo alle corde anche l’elvetico, lanciandosi in solitaria sul traguardo. Un trionfo eccezionale per lui. Medaglia d’argento per un ottimo Huber, abile a resistere alla rimonta degli altri, terzo è l’austriaco Schrettl.