PALERMO – Gli arresti sono di quelli destinati a fare rumore. In carcere finiscono Mario Lupo, ragioniere commercialista, e Francesco Cerrito, direttore del dipartimento della Programmazione e organizzazione delle attività territoriali e integrazione sociosanitarie dell’Asp di Palermo.
Il procuratore Maurizio de Lucia e il sostituto Giacomo Brandini gli contestano il reato di corruzione. Di più non trapela. Si è trattato di un fermo in flagranza di reato visto che le nuove norme impongono in caso di ipotesi di corruzione l’interrogatorio preventivo degli indagati. Sarebbero stati sopresi mentre si scambiavano una mazzetta, ma i particolari della vicenda non sono ancora noti.
Lupo è presidente della Samot Onlus, associazione accreditata con il Servizio sanitario nazionale per l’assistenza domiciliare ai malati oncologici in fase terminale, e componente del collegio dei revisori di ordini professionali e società.
Lupo e Cerrito sono stati condotti nel carcere Pagliarelli. Nelle prossime ore si attende l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari. Lupo ha nominato suo difensore di fiducia l’avvocato Salvatore Gugino che preferisce non rilasciare alcun commento in una fase embrionale delle indagini. Stessa cosa Fabrizio Biondo, legale di Cerrito che in passato è stato anche direttore sanitario dell’Asp.
L’arresto è stato compiuto dai poliziotti della squadra mobile che sono ancora al lavoro. Tutto fa ipotizzare che sia scattata una trappola. Gli investigatori sapevano del passaggio di denaro.
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