CROTONE – Bella. Non servono altre parole per descrive una mostra fotografica come quella di Erika Ursini, uno dei pilastri dell’associazione di fotoamatori Krotografia.
La mostra, dal titolo ‘La realtà dipinta nuda’ è stata inaugurata domenica 21 settembre nelle sale del museo Pitagora dove resterà esposta fino al 30 settembre.

Fotografa geniale

Bella perché è la prima mostra personale che la ‘geniale’ fotografa crotonese allestisce, perché mette in risalto l’intimità dell’autrice nelle sue forme più svariate: dall’estetismo puro all’astratto alla protesta che affascina per il tema e la tecnica. Bella per lo studio che c’è dietro ogni foto e che mostra la crescita artistica e professionale di Erika Ursini.

Esposte 48 fotografie

Sono 48 gli autoscatti di Erika Ursini esposti nella mostra che è stata curata da Antonio Luzzaro. Non si tratta, di ‘normali’ fotografie, ma sono tutti ‘autoritratti’ di Erika realizzati affinando una tecnica che riassume tutta la sua creatività, il suo essere donna.
Ci sono tante Erika nelle foto: “Ce ne sono tante – spiega la fotografa – come ce ne sono in ognuno di noi perché alla fine siamo fatti di tanti aspetti e ognuno di noi tante sfaccettature io ho cercato di raccontarle tutte”.

Lavoro iniziato nel 2018

Un lavoro quello di Erika Ursini iniziato nel 2018 con il primo autoscatto: lei che abbraccia una chitarra. “C’è stata in questi anni – spiega Ursini – una crescita sia tecnica che emotiva e lo vedo proprio nelle foto che oggi sono stampate: il percorso quindi nasce da una foto più semplice ma magari più emozionale rispetto ad una più tecnica e più complessa anche da leggere. Inizialmente erano delle prove: cercavo di raccontare una sensazione che avevo, in realtà adesso io ho le visioni e poi le realizzo su quello che immagino”.

Pennellate di luce

Dopo la presentazione da parte di Santo Vazzano presidente del Consorzio Jobel che gestisce il museo di Pitagora, è intervenuto Fabrizio Carbone, presidente di Krotografia che ha spiegati gli autoscatti di Erika Ursini: “Questa – ha detto è una mostra intima personale sono tutte foto che Erika si è scattata da sola dopo anni di studi su luce, composizione. E sembra che le foto siano state fatte da un altro. Erika in questi anni è diventata punto riferimento di questo tipo foto a livello nazionale. Sta facendo scuola”.
Pompilio Turtoro, cantautore e marito della fotografa, ha spiegato: “Il titolo ‘La realtà dipinta nuda’ nasce da una scritta che abbiano visto in una stazione. La realtà nella foto di Erika è dipinta da pennellate di luce, è nuda perché spoglia di ogni ego, è senza schemi e ci riporta alle meraviglie della vita che queste foto hanno vestito di bellezza”.