Un allenatore è per sempre. Anche se oggi è deputato del Pd (partito di cui è responsabile per lo Sport), il profilo whatsapp di Mauro Berruto tradisce le sue origini («Non potrebbe essere altrimenti, ho allenato per 25 anni e sono in Politica da 3» sorride) di coach di volley e grande esperto di sport.
Lo dimostra il suo libro, in un certo senso crasi della passione vecchia e di quella nuova. Sabato 27 settembre alle 11 a Novi in biblioteca l’ex coach di nazionali di primo livello (nel cuore gli è rimasta la Finlandia) dialogherà con Bruno Barba (docente universitario alessandrino) e Stefano Moro (oggi assessore allo Sport del comune di Novi ma ex pallavolista professionista) sulla sua ultima opera letteraria, un saggio dal titolo eloquente: «Lo sport al potere. La cultura del movimento e il senso della politica» (Add editore).
Una riflessione profonda e per certi versi cruda sul legame che unisce da sempre sport e politica: «Chi sostiene il contrario dice una fandonia. Lo sport antico nacque come fattore politico pensiamo alle Olimpiadi dell’antica Grecia. La politica a volte fagocita, a volte tutela lo sport ma il legame rimane imprescindibile», spiega il deputato torinese che nel suo saggio guarda a episodi clamorosi di sport come veicolo di propaganda politica (le Olimpiadi di Berlino 36 o i mondiali di calcio di Argentina 78) o di promozione mascherata da diffusione sportiva, come i mondiali quatarioti o quelli arabi senza dimenticare i prossimi che coinvolgeranno Usa-Canada e Messico con le implicazioni politiche forti tra stati con visioni profondamente diverse.
Prosegue Berruto: «L’idea di fondo è che lo sport è veicolo di diffusione, arriva in ogni angolo del mondo, ieri come oggi. Con differenti visioni fra Usa ed Europa. Oggi se un campione posta un commento o una foto social, influenza milioni di ragazzi ma se oltreoceano è normale per un campioni sportivo partecipare e fare opinione anche su fatti politici, in Europa accade il contrario».
Da innamorato del volley, in quella disciplina vede un elemento positivo: «E’ lo sport che ha avuto più coraggio di cambiare, di stare al passo coi tempi. Oggi dovessi guardare una partita con i cambi palla si 30 anni fa, forse cambierei canale».
A Berruto è riconosciuto il merito di avere introdotto nella Costituzione la promozione sportiva: «Ne vado orgoglioso ma ora dobbiamo passare dalle dichiarazioni di principio alla loro applicazione pratica, dalla politica alle politiche sportive».
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