Dopo anni di flop e investimenti falliti, la Roma può contare su terzini affidabili. Tsimikas convince e Rensch insidia Wesley, Gasperini è libero di cambiare le gerarchie

E dopo una serie di tentativi, spesso infruttuosi, la Roma sulle fasce può dirsi coperta. Fin tanto da non individuare un titolare certo né a destra né a sinistra. Merito di Gian Piero Gasperini, che ne ha scelti (0 approvati) almeno due, Wesley e Tsimikas, e sta lavorando con cura sugli altri due, Angelino e Rensch. I terzini, negli ultimi anni, hanno sempre costituito l’anello debole della squadra, e gli allenatori prima di Gasp non hanno fatto altro che chiudere gli occhi e, via via, inventarsi qualcosa per tappare i buchi. Mourinho – sottolinea Alessandro Angeloni su ‘Il Messaggero’ – è stato bravo a tirare fuori dal cilindro Zalewski esterno sinistro, poi El Shaarawy, avendo bocciato prima di subito Vina e avendo dovuto spesso fare a meno di Spinazzola. A destra, invece, erano noti a tutti i problemi umani tra lo Special e Karsdrop, inoltre in campo non è mai sembrato cosi continuo e affidabile. Mou si è trovato Celik, che come terzino non ha mai convinto a pieno, sta andando meglio da centrale destro nei tre. Peggio ancora, quando come alternativa al turco è arrivato Kristensen. Quest’anno qualcosa in più si è fatto. E già da gennaio scorso, con alla guida del mercato Ghisolfi. Che ha provato a rinforzare le fasce con Rensch e Salah-Eddine. Dei due olandesi, Gasp ha salvato solo il primo, che tra l’altro è stato pure sul piede di partenza in estate. Wesley è partito col botto in Roma-Bologna, con un guizzo decisivo, poi ha giocato a Pisa e contro il Torino, senza troppi slanci. Rensch si sta dimostrando un calciatore tatticamente affidabile. A sinistra, la situazione sembrava più chiara, ma dopo la prestazione di Tsimikas le gerarchie possono cambiare. Angelino – che aveva accettato l’offerta araba a giugno scorso – non sembra quello dello scorso anno, ma resta una valida opzione. E oggi, la cosa positiva è che sia da una parte sia dall’altra, non si sa chi siano i titolari e soprattutto un turnover si può fare senza scompensi.