La Società europea di cardiologia risponde alla richiesta della Commissione UE per la messa a punto di un Piano per la salute cardiovascolare in Europa

Sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per rafforzare la raccolta e l’utilizzo dei dati dei pazienti; abbattere le disuguaglianze di genere, geografiche e generazionali; migliorare la salute della popolazione dell’UE per società più resilienti

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Sono queste le tre direttrici principali delle raccomandazioni inviate dalla Società europea di cardiologia alla Commissione Europea che sta consultando tutti gli stakeholder interessati per la compilazione di un Piano per la salute cardiovascolare in Europa (EU Cardiovascular Health Plan), che sarà pubblicato entro la fine di quest’anno. Di seguito le raccomandazioni complete.

1. Sfruttare il potere dell’IA – Rafforzare la raccolta e l’utilizzo dei dati per migliorare la salute dei pazienti

  • Rafforzare lo Spazio Europeo dei dati sanitari garantendo l’interoperabilità e l’accessibilità dei dati cardiovascolari nei 27 Stati membri.
  • Istituire Centri di eccellenza per la salute cardiovascolare e integrarli nelle Reti di riferimento europee.
  • Creare un Hub europeo di dati cardiaci che colleghi registri, biobanche e cartelle cliniche elettroniche.
  • Fornire alla Commissione orientamenti sull’uso dell’IA, garantendone la convalida, la governance e le garanzie contro i bias algoritmici.

2. Affrontare le disuguaglianze di genere, geografiche e generazionali

  • Promuovere gli investimenti dell’UE nella ricerca cardiovascolare attraverso Horizon Europe, il Fondo per la Competitività e il 10° Programma Quadro.
  • Sviluppare una rete di Centri di eccellenza cardiovascolare per garantire la parità di accesso all’assistenza e all’innovazione.
  • Rendere obbligatoria la raccolta di dati disaggregati per genere e inclusivi a livello regionale e finanziare progetti dedicati alla salute cardiovascolare delle donne, alle disuguaglianze geografiche e alle multimorbilità negli anziani.
  • Intensificare le azioni dell’UE sulle malattie cardiovascolari rare attraverso registri, reti di riferimento e finanziamenti per l’innovazione.
  • Promuovere partenariati pubblico-privati per accelerare la ricerca e l’adozione di terapie innovative.

3. Migliorare la salute della popolazione dell’UE per società più resilienti

  • Adottare una raccomandazione del Consiglio dell’UE su un controllo cardiometabolico e avviare uno screening a livello UE per patologie ad alto rischio come fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca e cardiomiopatie ereditarie.
  • Rafforzare la riabilitazione cardiovascolare per ridurre la mortalità, garantire il ritorno alla normalità e al lavoro e sostenere il benessere psicologico.
  • Affrontare la carenza di personale sanitario attraverso strategie di formazione, mobilità e fidelizzazione.
  • Incorporare la vaccinazione e la riduzione del rischio ambientale nelle strategie di promozione e prevenzione della salute.
  • Garantire che la salute cardiovascolare sia riconosciuta come una questione di resilienza economica e di sicurezza, anche la difesa militare.

Redazione

articolo a cura della redazione