La Regione Piemonte, insieme ad Azienda Zero e alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, ha presentato al Grattacielo Piemonte il potenziamento del Progetto Protezione Famiglie Fragili (PPFF), un’iniziativa nata nel 2001 a Torino e oggi riconosciuta come modello unico in Italia.
All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali Federico Riboldi (Sanità) e Maurizio Marrone (Politiche Sociali), il direttore generale di Azienda Zero Adriano Leli, i coordinatori della Rete Oncologica Massimo Aglietta e Alessandro Comandone (referente del progetto), insieme al responsabile regionale per la programmazione sanitaria Franco Ripa. In apertura, il video saluto del presidente Alberto Cirio ha ribadito la centralità delle politiche sanitarie integrate a favore delle famiglie più vulnerabili.
Il PPFF nasce per offrire una tutela globale ai malati oncologici e ai loro nuclei familiari, intercettando precocemente i bisogni, garantendo supporto psico-sociale e spirituale, agevolando l’accesso alle cure e, nei casi più difficili, fornendo aiuti pratici grazie all’assistente tutelare familiare.
Tra i destinatari del progetto rientrano le famiglie con minori, disabili, nuclei monogenitoriali, anziani fragili, o colpite da lutti, separazioni, disagio psichico, povertà, barriere linguistiche o culturali.
«La Regione sostiene concretamente il progetto con finanziamenti mirati e con la diffusione capillare in tutte le aziende sanitarie – spiega l’assessore alla Sanità Federico Riboldi –. L’obiettivo è costruire una rete di supporto che guardi non solo al paziente, ma all’intero nucleo familiare, offrendo risposte psicologiche e sociali alle fragilità che la malattia porta con sé».
«Questo progetto – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Maurizio Marrone – incarna l’integrazione tra sanità e sociale che stiamo costruendo nel nuovo piano socio-sanitario. Il primo contatto e la presa in carico precoce, anche grazie al volontariato, sono fondamentali per un’assistenza efficace».
A rafforzare la strategia, il finanziamento da oltre 300 mila euro coordinato da Azienda Zero, come ricordato dal direttore generale Adriano Leli, che conferma l’impegno per il consolidamento e l’ampliamento del progetto.
«Il PPFF – sottolinea Alessandro Comandone – offre supporto psicologico gratuito, trasporti per pazienti da aree disagiate, assistenza domiciliare e aiuto scolastico ai figli minori. È un modello stabile e riconosciuto in tutta Italia, che intendiamo potenziare ulteriormente nel 2026».