Unica Yamaha in alto
Per chi in passato è stato campione del mondo un sesto posto in una gara Sprint non può certo essere festeggiato come un grande successo eppure – pensando al contesto tecnico in cui si trova a lavorare Fabio Quartararo – il risultato ottenuto oggi a Motegi può essere salutato come una piccola impresa dal Diablo. Il portacolori della Yamaha infatti, dopo essere stato ottimo quinto in qualifica, è riuscito a resistere al ritorno degli avversari e tra i piloti che partivano alle sue spalle si è dovuto piegare solo alla Ducati di Franco Morbidelli.
La P6 dell’iridato 2021 assume ancora più valore pensando che la seconda migliore Yamaha di oggi è stata quella guidata da Miguel Oliveira del team Pramac ed è arrivata al traguardo in 15esima piazza, staccata di quasi 10 secondi da Quartararo. Al termine della corsa il campione nizzardo non ha indorato la pillola, sottolineando le difficoltà avute in sella alla M1 e spiegando come il difendere la posizione dagli attacchi della Honda di Luca Marini fosse l’unica cosa da poter fare per lui in gara.
“Non potevo attaccare il gruppo di testa – ha spiegato con onestà Quartararo – quindi ho dovuto difendere la mia posizione. Ho spinto al massimo e all’inizio ho fatto alcuni giri in 1’44, che per noi è un ritmo piuttosto veloce. Ma oggi il nostro passo non era sufficiente per lottare con i migliori. Anche la gara più lunga di domani sarà una sfida, ma so quanto posso spingere qui. Luca [Marini] oggi aveva un ritmo migliore del mio, ma dovevo difendere la mia posizione e sono andato abbastanza bene“, ha concluso.