Pechino considera Taiwan, una democrazia di 23 milioni di persone governata separatamente dalla Cina dal 1949, una provincia separatista e non esclude l’uso della forza per riportarla sotto il proprio controllo. A un ritmo pressoché quotidiano esercita pressioni militari, inviando navi da guerra e aerei in aree limitrofe dell’isola e lo scorso 18 settembre, inaugurando il vertice sulla sicurezza, il ministro della Difesa cinese ha rinnovato le minacce. Sullo sfondo si muove il Cremlino: l’analisi di documenti russi rivelati da un forum sulla difesa e la sicurezza con sede nel Regno Unito dimostrerebbe come la Russia stia vendendo alla Cina equipaggiamenti e tecnologie militari che potrebbero aiutare Pechino a preparare un’invasione aerea di Taiwan.