Dopo la mobilitazione dello scorso primo marzo contro il modello Caivano, un migliaio di persone è scesa per le strade di Quarticciolo per riaccendere l’attenzione sulle strutture che aspettano da anni una riqualificazione.
La manifestazione, organizzata all’interno del Festival “Quarticciolo alza la voce“, è partita da via Trani, ha attraversato via Locorotondo – dove sorgerà il nuovo asilo – e viale Togliatti, concludendo il percorso al parco Parco Modesto Di Veglia, inaugurato a giugno.
“Abbiamo deciso di fare un corteo per far vedere concretamente quali sono i luoghi che da troppi anni aspettano un intervento pubblico – spiega Pietro, del Polo Civico Quarticciolo – C’è un motivo se Quarticciolo è diventato un deserto: troppi spazi sono stati abbandonati, troppe opere sono state lasciate a metà”.
Tra le questioni in sospeso la riqualificazione della piscina di via Manduria, per cui per sopperire alla gara andata deserta, il Comune di Roma ha stanziato 1.8 milioni per il recupero, la ristrutturazione e l’adeguamento dell’impianto.
C’è poi la questione della scuola Pirotta, coinvolta nel piano di dimensionamento del 2024/25 e alle prese adesso con un’emorragia di iscritti che ha impedito di formare anche una sola classe di prima media. La struttura, allo stesso tempo, è stata inserita nel piano di manutenzione degli edifici scolastici finanziati con i fondi del decreto Caivano bis.
“Il comune ci ha fatto il parco, ma le case restano quelle che sono – spiega un abitante del quartiere – c’è da fare gli ascensori, entra l’acqua, non funziona niente, è un quartiere abbandonato”.