Siamo a ridosso del lancio di iPhone 17. Come ogni anno, sarà questo il prodotto su cui si concentreranno i grandi media, gli influencer e i creator a caccia di visibilità. Gli iPhone restano centrali per Apple, ma da qui alla fine del 2025 sono attesi altri annunci che potrebbero rivelarsi altrettanto influenti — se non decisivi — per il futuro della Mela. In questo articolo mettiamo in fila i cinque più importanti, più uno che potrebbe sorprendere.
1- iPhone 17 Air (e Pro)
Tra tutte le uscite previste, come detto, quella dell’iPhone 17 è ovviamente la più attesa. Più atteso ancora è iPhone 17 Air che dovrebbe rappresentare la vera novità dell’anno, una sorta di punto di svolta nel design Apple che vuole inaugurare un nuovo linguaggio di design come aveva fatto con il MacBook Air.
iPhone 17 Air avrà il minor spessore di tutti i tempi. Le indiscrezioni parlano anche di un peso sotto i 150 grammi, un design che mixa materiali come vetro e titanio e una batteria di nuova generazione, oltre che il nuovo chip A19.
Ma anche i Pro avranno di che farsi notare. I modelli di fascia più alta si preparano a subire la più grande revisione estetica e strutturale dai tempi di iPhone 12. Sarà abbandonato il Titanio e arriveranno l’Alluminio e un particolare mix di vetro e metallo per il dorso.
Immagine di 9to5Mac
2 – iOS 26 e iPadOS 26
I due principali sistemi operativi, iOS 26 e iPadOS 26, avranno come elemento distintivo Liquid Glass, la nuova interfaccia flessibile e adattiva, che ammicca al vetro, capace di reagire in tempo reale al contenuto mostrato e alle abitudini d’uso dell’utente.
Ma in realtà dietro ai due Os c’è anche molto altro. Apple sta lavorando per affidare ad Apple Intelligence una serie di compiti come intelligenza visiva (via chatGpt), un’app telefono che aiuta a limitare gli scocciatori e a filtrare i messaggi e diversi affinamenti che potrebbero cambiare notevolmente l’uso degli iPhone.
Le novità di iPadOS 26 segnano invece sicuramente in cambiamento importante. Parliamo di un avvicinamento alle modalità d’uso tipiche di un Mac, una scelta che fa fronte a richieste storiche. Avverrà grazie a un multitasking che si può davvero definire tale: finestre ridimensionabili e di differenti applicazioni che permetteranno una gestione evoluta degli spazi di lavoro. Completerà lo scenario un supporto più maturo all’uso con tastiera e trackpad che renderanno una macchina più completa per lavorare in mobilità.
MacBook Pro, Mac Studio e forse anche un nuovo Mac Pro dovrebbero accogliere il chip M5. Ma a inaugurare questa nuova generazione di silicio sarà quasi certamente l’iPad Pro, che potrebbe essere aggiornato già in autunno. Sarà il primo dispositivo Apple con processore M5, probabilmente costruito su un nodo a 2nm o su un affinamento evolutivo del 3nm attuale, pensato per aumentare l’efficienza energetica e le performance nei carichi di lavoro AI.
I Mac con chip M5 arriveranno, ma più tardi. È verosimile che i computer con M5 vedranno la luce solo dopo l’inverno, con debutti previsti tra marzo e giugno 2026. Si tratterà di aggiornamenti non troppo eclatanti, forse ininfluenti dal punto di vista del design.
Attenzione, però, anche a Vision Pro, che potrebbe ricevere un aggiornamento tecnico con M5 e — ancora più interessante — potrebbe finalmente arrivare anche in Italia. La seconda generazione o una revisione hardware minore potrebbe essere l’occasione per espandere la distribuzione internazionale, rispondendo a una domanda che, pur limitata, resta viva anche nel nostro mercato.
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4 – Apple Watch Ultra 3
L’Apple Watch Ultra 3 è atteso per settembre 2025 e dovrebbe rappresentare il primo vero aggiornamento sostanziale della linea dal suo debutto. Il design resterà in continuità con le versioni precedenti — titanio, vetro zaffiro, colori noti — ma con possibili miglioramenti tecnici, come un nuovo retro in metallo per una ricarica più rapida e ricezione cellulare potenziata.
Il display non sarà microLED, ma potrebbe guadagnare luminosità extra grazie a pannelli OLED LTPO di terza generazione. È possibile che si superi il picco di 3000 nit dell’Ultra 2, mantenendo l’efficienza energetica anche con schermo always-on attivo.
All’interno troveremo probabilmente un chip S11, più efficiente e compatto, in grado di supportare nuove gesture e funzioni AI on-device. Sul fronte della connettività arriverà il 5G RedCap pensato per indossabili e, soprattutto, la tanto attesa connessione satellitare per messaggi d’emergenza senza rete.
5 – AirPods Pro 3
La terza generazione degli AirPods Pro, che sarà molto probabilmente introdotta in autunno con gli iPhone 17, promette il più ampio salto evolutivo nella storia della gamma, una revisioneche coinvolge design, funzioni e tecnologie interne.
Si parla di nuovo chip H3 e processore U2: il primo pensato per migliorare audio, latenza e cancellazione del rumore, il secondo per potenziare la localizzazione e rendere più facile l’accoppiamento tra dispositivi Apple.
Sul fronte del benessere, si rafforza l’ipotesi di sensori biometrici integrati negli auricolari: rilevazione del battito cardiaco e temperatura corporea sono le due funzioni più citate, con Apple che si ispira a quanto già sperimentato nei Powerbeats Pro 2.
Secondo Bloomberg, Apple starebbe anche lavorando a una funzione di traduzione simultanea, da usare con l’app Traduci di iOS. Indossando gli AirPods Pro 3, si potrebbe ascoltare una conversazione tradotta in tempo reale, con l’iPhone a fare da interprete vocale verso l’interlocutore.
Bonus: AirTag 2
Non è il prodotto che ruberà la scena durante un keynote, ma AirTag 2 potrebbe rivelarsi una delle mosse più intelligenti di Apple per rafforzare il proprio ecosistema. Dopo un inizio incerto e persino voci di cancellazione, il successore del tracker più discusso di Cupertino è ormai vicino al debutto, con novità importanti sotto la scocca.
A cambiare sarà soprattutto il cuore tecnologico: il nuovo chip Ultra Wideband di seconda generazione, già visto su iPhone 15 e Apple Watch Series 9, garantirà una localizzazione più precisa e reattiva, anche in ambienti affollati o complessi. Si parla anche di integrazione con Vision Pro, con la possibilità di visualizzare in realtà aumentata la posizione di un oggetto tracciato: una funzione che potrebbe rendere molto più intuitivo l’uso quotidiano del dispositivo.
Apple sta lavorando anche su nuove tutele per la privacy, per ridurre i rischi di tracciamento indesiderato. Si ipotizzano controlli più avanzati per la condivisione della posizione e funzioni che consentano anche alle compagnie aeree di accedere temporaneamente agli AirTag in caso di bagaglio smarrito.