L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova ha deciso di rompere il silenzio sul conflitto che da anni devasta Gaza. In una nota ufficiale, i professionisti della salute hanno espresso il loro «dovere morale e professionale» di difendere la vita, la dignità e i diritti umani.
L’indifferenza, per l’Ordine, non è un’opzione. «Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a una tragedia che sta portando sofferenza a intere popolazioni», si legge nel comunicato, che condanna senza mezzi termini «ogni forma di guerra e di violenza, atti terroristici contro civili inermi e indifesi, famiglie, comunità intere».
La nota prosegue descrivendo la drammatica condizione della popolazione sotto assedio, privata di cibo, acqua, energia e assistenza sanitaria, e sottoposta a bombardamenti che distruggono scuole, abitazioni e strutture ospedaliere. «Gli ospedali non possono diventare obiettivi di guerra. I medici e gli operatori sanitari non possono essere ostacolati, feriti o addirittura uccisi mentre svolgono la loro missione di cura», sottolineano i medici, ricordando che la neutralità sanitaria «è un principio irrinunciabile sancito dal diritto internazionale e dalla nostra stessa deontologia».
Il comunicato ribadisce la necessità di un cessate il fuoco immediato per proteggere i civili, l’apertura di corridoi umanitari sicuri per garantire aiuti sanitari, alimentari e idrici, la tutela degli ospedali e del personale sanitario, e il rispetto della dignità di tutte le popolazioni coinvolte, affinché nessuna comunità diventi bersaglio per scelte di governi o gruppi armati.
Il Presidente dell’Ordine, dott. Filippo Crimì, ha spiegato le iniziative locali: «Come medici non possiamo rimanere in silenzio di fronte al conflitto a Gaza: difendere la vita, la dignità e i diritti umani è parte integrante della nostra missione professionale». Ha poi aggiunto: «Chiediamo con forza il cessate il fuoco, la protezione dei civili e il rispetto della neutralità sanitaria. Inoltre, come Ordine dei Medici e Odontoiatri di Padova, vogliamo offrire un aiuto concreto ai bambini e alle famiglie rifugiate da Gaza nel Padovano, che in questi giorni affrontano condizioni di estrema fragilità».
In risposta all’appello dell’associazione Padova abbraccia i bambini di Gaza, l’Ordine si è rivolto a tutti i colleghi per raccogliere disponibilità a mettere a disposizione competenze e professionalità per assistere le persone più vulnerabili. «La nostra comunità professionale ha sempre dimostrato spirito di solidarietà: oggi più che mai siamo chiamati a tradurlo in azioni concrete di cura e accoglienza», ha concluso Crimì.
La nota si chiude con un appello alla pace: «Il nostro appello vuole manifestare la speranza che attraverso il rispetto dei diritti umani, il dialogo per la ricerca di soluzioni diplomatiche, prevalga la ragione per una pace che restituisca un futuro di speranza e dignità a tutte le popolazioni colpite»