di
Pierfrancesco Catucci
Due volte campione del mondo, l’ex opposto valuta: ««Nella finale con la Bulgaria siamo favoriti, ma attenti: è una squadra giovane e forte. Romanò? È bello vedere la velocità con cui riesce a correggere la posizione di salto rispetto all’alzata»
«Contro la Bulgaria siamo favoriti, ma è una squadra giovane e forte: occhio alle insidie». Due volte campione del mondo nel 1990 e 1994, Andrea Zorzi applaude l’Italia dopo la semifinale con la Polonia. «È stata una partita bellissima e i ragazzi sono stati straordinari. Non abbiamo mai perso il bandolo della matassa, anche quando siamo andati sotto».

È questa la differenza con le partite del girone?
«Abbiamo visto un’Italia a due facce che ha saputo reagire molto bene a un momento di difficoltà. Al giorno d’oggi, rischi di passare da eroe a brocco in un niente e questo amplifica le difficoltà, ma loro sono stati bravissimi».
Una squadra compatta che si è cementata nel momento più complicato.
«È una squadra giovane, ma con tanta esperienza e vittorie. Nel linguaggio sportivo, spesso si abusa di termini come “amicizia” o “famiglia”. Non necessariamente serve essere amici, un gruppo vincente è composto da persone che si rispettano, si capiscono e si aiutano. E insieme assorbono anche assenze importanti come quella di Lavia. Ora l’Italia è una squadra matura».
Quanto sono forti ora?
«Se a squadre come questa dai la possibilità di andare in controllo, diventano inarrestabili. È successo alla Polonia nelle ultime due finali in cui ci hanno battuto, e all’Italia in questa semifinale».
Da opposto a opposto, come giudica Romanò?
«Mi piace tantissimo. Ed è bello vedere la velocità con cui riesce a correggere la posizione di salto rispetto all’alzata».
Chi bisogna tenere d’occhio della Bulgaria?
«I fratelli Nikolov, Simeon e Alexandar, sono fenomenali. Più in generale, è una squadra che storicamente ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto per la quantità di talenti che ha avuto. Negli ultimi anni sono cresciuti, anche grazie al lavoro di molti di loro in Italia. Hanno meritato questa finale e sono contento per loro e per Blengini».
28 settembre 2025 ( modifica il 28 settembre 2025 | 06:47)
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