Con la sfilata primavera-estate 2026 Dolce & Gabbana presenta la sua versione di Badcore contemporaneo. Maschile e femminile, pubblico e privato, giorno e notte, si incrociano con disinvoltura per riscrivere un vocabolario estetico che ironizza i codici prestabiliti, alla stregua di una sensualità rigorosamente libera. Infatti, Domenico Dolce e Stefano Gabbana concepiscono la collezione basandosi proprio sull’anatomia del pigiama maschile – passione/ossessione dei nostri tempi – portandolo al di fuori del suo ruolo. Stagliato su una passerella bianca, come le «mille notti» cantate da Patty Pravo in sottofondo. Che diventata camera da letto, strada, club, red carpet. E persino un set cinematografico d’eccezione.

Dolce amp Gabbana primaveraestate 2026.

Dolce & Gabbana primavera-estate 2026.

Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

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L’ispirazione

Per la collezione Dolce & Gabbana primavera-estate 2026 Domenico Dolce e Stefano Gabbana guardano alla «libertà di ridefinire i confini tra intimo e pubblico, tra potere e seduzione. Un invito a vestirsi senza regole, scegliendo ogni giorno quale lato mostrare». L’ispirazione parte dalla classica pigiameria maschile, riletta in chiave contemporanea, sensuale, ironica, attraverso un mélange di pizzi, pietre ricamate e sartoria tagliente. Per un «lessico nuovo, capace di muoversi tra boudoir e città».