Il team Lenovo fa doppietta. Pecco si impone nella gara lunga, bissando il successo nella Sprint. Marc chiude davanti a Joan Mir e conquista il titolo iridato

Federico Mariani

28 settembre 2025 (modifica alle 08:17) – MILANO

Il cerchio è chiuso. Marc Marquez torna sul trono della MotoGP, laureandosi campione del mondo per la settima volta in top class, la nona assoluta considerando anche i titoli iridati 125 e Moto2. Un Mondiale bagnato dalle lacrime di commozione dopo il traguardo di Motegi. Lo spagnolo aggancia i miti Carlo Ubbiali, Mike Hailwood e Valentino Rossi. Al contempo termina un calvario iniziato nel 2020 tra infortuni e dubbi. Sorride Ducati, che in Giappone ritrova anche il miglior Francesco Bagnaia. L’italiano conquista il GP davanti al compagno di squadra, neo iridato, ponendo fine a un periodo nerissimo. Terzo posto per Joan Mir, che fa sorridere la Honda nella gara di casa.

LA GARA—  

Pista asciutta, 24 i giri previsti. Si spengono i semafori e Bagnaia, autore della pole, mantiene il comando. Lo seguono Acosta e Marquez. Pecco cerca subito la fuga e in appena tre giri crea un piccolo vantaggio. Il pilota Ducati è in totale controllo e guadagna giro dopo giro con grande facilità. Al contrario è poco brillante la guida del compagno di squadra Marquez. Lo spagnolo commette qualche sbavatura, ma, a poco a poco, trova ritmo. Con calma approfitta del calo di Acosta e, grazie e a un sorpasso sicuro, conquista il secondo posto all’undicesimo giro. La crisi del pilota Ktm non è momentanea: Pedro viene superato anche da Mir e da un ottimo Bezzecchi. Poi, nel finale, sbaglia una staccata finendo nelle retrovie. Emozioni finite? Non proprio. Bagnaia vive qualche brivido nei giri conclusivi: dalla sua GP25 appare una fumata grigia. Pecco rallenta, vede Marc avvicinarsi, ma Marquez guarda il titolo. Oggi la festa Ducati vale doppio. Quinto posto per Franco Morbidelli, davanti ad Alex Marquez.

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RITORNO—  

Nessun pilota aveva mai rivinto il Mondiale dopo sei anni di digiuno. Marquez non conquistava un titolo iridato dal 2019. In quel momento lo spagnolo sembrava inarrestabile: sei titoli in sette stagioni di MotoGP, con la perla del trionfo all’esordio nel 2013. Poi ecco la frattura dell’omero destro durante il primo round del Mondiale 2020, a Jerez, seguito da quattro operazioni per ritrovare la piena funzionalità dell’arto. Marquez ha scelto Ducati per tornare in alto. Dopo il 2024 trascorso con Gresini, ecco il ritorno al vertice. Una rinascita sportiva incredibile.