L’Idf: “Controlliamo oltre la metà di Gaza City”. L’esercito israeliano ha ampliato la portata degli attacchi, prendendo di mira ogni notte più di 140 siti. Oltre 800mila dei milioni di residenti della città sono stati evacuati. Piano di Trump per la pace in 21 punti, da Hamas un ok di principio. Netanyahu lunedì alla Casa Bianca
Donald Trump non rinuncia al ruolo di attore per una \”pace permanente e duratura\” in Medio Oriente e presenta ai partner arabi un piano dettagliato su Gaza per porre fine a due anni di ostilità post 7 ottobre. Tra i 21 punti c’è prima di tutto il rilascio di tutti gli ostaggi e l’avvio del ritiro dell’Idf, poi aiuti illimitati ai civili ed un governo temporaneo senza Hamas, che verrebbe disarmato. È una road map all’insegna del pragmatismo, che fa solo un vago accenno a uno Stato palestinese con l’obiettivo di vincere le resistenze di Benyamin Netanyahu, atteso lunedì alla Casa Bianca. La fazione islamica, secondo i media israeliani, avrebbe dato un ok \”di principio\” agli Usa, ma non è chiaro se i suoi negoziatori abbiano già ricevuto le carte da esaminare. \”Siamo molto vicini ad un accordo\”, ha annunciato Trump dopo aver illustrato i dettagli del suo piano per Gaza ai leader arabi (dal Qatar all’Arabia Saudita, dall’Egitto alla Turchia), a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha ampliato la portata degli attacchi in tutta Gaza City, prendendo di mira ogni notte più di 140 siti. Mentre più di 800mila dei milioni di residenti della città sono stati evacuati, l’Idf fa sapere di aver ottenuto il controllo operativo di piu’ della metà di Gaza City.\n
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\”Non abbiamo ricevuto alcuna nuova proposta dai mediatori, i negoziati sono in stallo dal fallito tentativo di assassinio a Doha\”: lo afferma Hamas in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali, nel quale l’organizzazione si dice \”pronta a studiare ogni proposta che preservi i diritti della nostra gente con un atteggiamento positivo e responsabile\”.
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È di almeno 29 morti palestinesi il bilancio degli attacchi odierni delle forze israeliane nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali un raid contro due case nel campo profughi di Nuseirat ha causato almeno 10 vittime, \”tra le quali donne e bambini\”. Intanto, un neonato è morto per malnutrizione a Khan Younis, sono quasi 450 le vittime della fame nella Striscia secondo il ministero della Salute gestito da Hamas.
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Almeno otto persone sono morte in un raid israeliano che ha colpito due abitazioni nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Intensi bombardamenti sono stati segnalati anche su Città di Gaza.
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L’ambasciatore degli Usa in Israele, Mike Huckabee, dovrebbe recarsi al Cairo per colloqui con alti funzionari egiziani sulla guerra a Gaza nei prossimi giorni. Lo ha dichiarato un portavoce dell’ambasciata americana a Gerusalemme al NEw York Times. Si tratta della prima visita ufficiale in Egitto di un ambasciatore americano in Israele da decenni e dovrebbe includere un incontro con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, secondo tre funzionari Usa. Non è ancora chiaro quale ruolo avrà nei colloqui l’attuale ambasciatore in Egitto, Herro Mustafa Garg, nominato durante l’amministrazione Biden.
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Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan, è intervenuto all’80esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, condannando la condotta di Israele e chiedendo la creazione di uno Stato palestinese. Faisal bin Farhan ha lamentato, citato dal Times of Israel, \”la sofferenza del popolo palestinese e la crisi umanitaria senza precedenti a Gaza\” e ha condannato \”le pratiche brutali e incontrollate delle forze di occupazione, tra cui la fame, gli sfollamenti forzati e le uccisioni sistematiche\”. \”Ciò avviene nel totale disprezzo dei diritti storici e legali del popolo palestinese, con l’obiettivo di cancellarne i legittimi diritti\”, ha aggiunto. Ha quindi invocato a più riprese una soluzione a due Stat e sottolineato gli sforzi del suo Paese per promuovere tale risultato. \”L’incapacità della comunità internazionale di agire con fermezza per porre fine all’aggressione e alle violazioni israeliane non farà che causare ulteriore instabilità e insicurezza a livello regionale e globale. Tale inazione avrà gravi conseguenze e aggraverà i crimini di guerra e gli atti di genocidio\”, ha detto ancora. L’Arabia Saudita e la Francia hanno recentemente co-presieduto una conferenza sulla soluzione a due Stati, durante la quale diverse nazioni occidentali hanno annunciato il riconoscimento di uno Stato palestinese. Faisal ha invitato altri Paesi a fare altrettanto.
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Donald Trump non rinuncia al ruolo di attore per una “pace permanente e duratura” in Medio Oriente e presenta ai partner arabi un piano dettagliato su Gaza per porre fine a due anni di ostilità post 7 ottobre. Tra i 21 punti c’è prima di tutto il rilascio di tutti gli ostaggi e l’avvio del ritiro dell’Idf, poi aiuti illimitati ai civili ed un governo temporaneo senza Hamas, che verrebbe disarmato. È una road map all’insegna del pragmatismo, che fa solo un vago accenno a uno Stato palestinese con l’obiettivo di vincere le resistenze di Benyamin Netanyahu, atteso lunedì alla Casa Bianca. La fazione islamica, secondo i media israeliani, avrebbe dato un ok “di principio” agli Usa, ma non è chiaro se i suoi negoziatori abbiano già ricevuto le carte da esaminare. “Siamo molto vicini ad un accordo”, ha annunciato Trump dopo aver illustrato i dettagli del suo piano per Gaza ai leader arabi (dal Qatar all’Arabia Saudita, dall’Egitto alla Turchia), a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha ampliato la portata degli attacchi in tutta Gaza City, prendendo di mira ogni notte più di 140 siti. Mentre più di 800mila dei milioni di residenti della città sono stati evacuati, l’Idf fa sapere di aver ottenuto il controllo operativo di piu’ della metà di Gaza City.
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4 minuti fa
Hamas: dai mediatori non è arrivata nessuna nuova proposta
“Non abbiamo ricevuto alcuna nuova proposta dai mediatori, i negoziati sono in stallo dal fallito tentativo di assassinio a Doha”: lo afferma Hamas in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali, nel quale l’organizzazione si dice “pronta a studiare ogni proposta che preservi i diritti della nostra gente con un atteggiamento positivo e responsabile”.
21 minuti fa
Media: almeno 29 uccisi dall’alba a Gaza
È di almeno 29 morti palestinesi il bilancio degli attacchi odierni delle forze israeliane nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali un raid contro due case nel campo profughi di Nuseirat ha causato almeno 10 vittime, “tra le quali donne e bambini”. Intanto, un neonato è morto per malnutrizione a Khan Younis, sono quasi 450 le vittime della fame nella Striscia secondo il ministero della Salute gestito da Hamas.
08:27
Bombardamento israeliano su Nuseirat, almeno otto morti
Almeno otto persone sono morte in un raid israeliano che ha colpito due abitazioni nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Intensi bombardamenti sono stati segnalati anche su Città di Gaza.
08:00
“Ambasciatore Usa in Israele andrà al Cairo per colloqui Gaza”
L’ambasciatore degli Usa in Israele, Mike Huckabee, dovrebbe recarsi al Cairo per colloqui con alti funzionari egiziani sulla guerra a Gaza nei prossimi giorni. Lo ha dichiarato un portavoce dell’ambasciata americana a Gerusalemme al NEw York Times. Si tratta della prima visita ufficiale in Egitto di un ambasciatore americano in Israele da decenni e dovrebbe includere un incontro con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, secondo tre funzionari Usa. Non è ancora chiaro quale ruolo avrà nei colloqui l’attuale ambasciatore in Egitto, Herro Mustafa Garg, nominato durante l’amministrazione Biden.
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07:20
Ministro saudita all’Onu condanna “azioni brutali” di Israele
Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan, è intervenuto all’80esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, condannando la condotta di Israele e chiedendo la creazione di uno Stato palestinese. Faisal bin Farhan ha lamentato, citato dal Times of Israel, “la sofferenza del popolo palestinese e la crisi umanitaria senza precedenti a Gaza” e ha condannato “le pratiche brutali e incontrollate delle forze di occupazione, tra cui la fame, gli sfollamenti forzati e le uccisioni sistematiche”. “Ciò avviene nel totale disprezzo dei diritti storici e legali del popolo palestinese, con l’obiettivo di cancellarne i legittimi diritti”, ha aggiunto. Ha quindi invocato a più riprese una soluzione a due Stat e sottolineato gli sforzi del suo Paese per promuovere tale risultato. “L’incapacità della comunità internazionale di agire con fermezza per porre fine all’aggressione e alle violazioni israeliane non farà che causare ulteriore instabilità e insicurezza a livello regionale e globale. Tale inazione avrà gravi conseguenze e aggraverà i crimini di guerra e gli atti di genocidio”, ha detto ancora. L’Arabia Saudita e la Francia hanno recentemente co-presieduto una conferenza sulla soluzione a due Stati, durante la quale diverse nazioni occidentali hanno annunciato il riconoscimento di uno Stato palestinese. Faisal ha invitato altri Paesi a fare altrettanto.
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