È facile pensare che The Recycling Man, il cortometraggio distribuito da WeShort, sia stato ispirato dal classico La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock, ma l’immaginazione del regista Carlo Ballauri è andata molto lontano. Potete guardarlo subito su Comingsoon.it.

Storie che lasciano il segno.

Con questo obiettivo prosegue la partnership tra WeShort e Coming Soon, ovvero valorizzare il cinema breve attraverso una nuova sinergia editoriale e distributiva mainstream. L’obiettivo è quello di dare voce alle storie più urgenti e autentiche del nostro tempo, raccontate con il linguaggio potente e immediato del cortometraggio.

Il cortometraggio disponibile alla visione immediata si intitola The Recycling Man. Si tratta di un’ambiziosa opera sci-fi ambientata in un quartiere suburbano affollato ma solitario, in cui un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle di nome Jacob combatte la noia spiando i suoi vicini dall’altra parte del cortile. Sarah, sua coetanea, lo vede e lo saluta. La nuova amicizia viene improvvisamente interrotta quando un uomo minaccioso si avvicina alla ragazza e la attacca con un cacciavite. Jacob, anche se è bloccato sulla sedia, cerca di fare qualunque cosa pur di aiutarla.

The Recycling Man è un cortometraggio di 14 minuti del 2020 diretto da Carlo Ballauri, il quale ne è anche autore della sceneggiatura insieme a Giovanni Gualdoni. L’affascinante stile visivo cercato dal regista è stato curato del direttore della fotografia Alejandro Chavez. A dare vita alla storia c’è un cast interpreti di alto livello, a cominciare dal giovane Benjamin Evan Ainsworth che ha dato la voce al Pinocchio di Rober Zemeckis e sarà il protagonista dell’adattamento cinematografico del celebre videogame The Legend of Zelda. Accanto a lui Virginia Newcomb (vista in episodi di The Walking Dead e Law & Order) Terence Anderson (che ha partecipato a titoli come Captain Phillips e The King’s Man – Le origini), Ines Milans e Valentina Filippeschi.

The Recycling Man è un’opera prodotta dalle società Cavalieri della Notte e Sukiyaki Studio e distribuita da WeShort (che sta lavorando con il regista a nuovi progetti Originals). Il cortometraggio di Ballauri ha partecipato a numerosi festival italiani e internazionali e conseguito così tanti riconoscimenti che sarebbe necessario un articolo separato per elencarli tutti. Questi sono alcuni degli eventi in cui The Recycling Man è stato apprezzrato: Rome Independent Film Festival, Tallinn Black Nights Film Festival, Capri Movie Festival, Fantasia International Film Festival, Dracula Film Festival, Giffoni Film Festival, Nevermore Film Festival e Leeds International Film Festival.

Per vedere gratuitamente The Recycling Man, con un breve break pubblicitario, è sufficiente avviare il player.

The Recycling Man: chi è il regista Carlo Ballauri

Carlo Ballauri è scrittore, regista e produttore, attivo tra Roma e Los Angeles. Dopo la laurea con lode in Marketing e Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, con indirizzi in industria culturale, marketing strategico e semiotica, ha iniziato a dedicarsi alla regia e alla scrittura. Già durante gli studi ha diretto e prodotto cortometraggi selezionati e premiati in festival nazionali e internazionali.

Si è perfezionato a Los Angeles, frequentando UCLA e NYFA, dove ha sperimentato l’uso del 16 e 35mm e avviato un team di produzione per videoclip e spot. Nel 2012 ha fondato in Italia la casa di produzione I Cavalieri della Notte S.r.l. e la factory creativa LITTLEBIG, realizzando cortometraggi, webserie, videoclip e campagne pubblicitarie. Con La Diva ha ottenuto riconoscimenti in numerosi festival internazionali. Dal 2013 collabora come consulente in sviluppo e marketing per diverse aziende, occupandosi anche di raccolta fondi. Nel 2019 ha fondato a Los Angeles la Sukiyaki Studio LLC, focalizzata sulla creazione di contenuti originali per cinema, televisione e intrattenimento digitale.

Attualmente sviluppa due lungometraggi, I Cavalieri della Notte e Cicale, e la serie TV The Recycling Man. Il proof of concept del progetto ha vinto premi prestigiosi tra cui il Méliès d’argento europeo (Trieste Fiction Fest), il Premio RAI CINEMA (RIFF) e il riconoscimento alla miglior regia (Catalina Film Festival), ed è stato presentato in festival qualificanti per BAFTA e OSCAR.

Carlo Ballauri: “Il concetto di genitorialità in un futuro non così lontano”

Il diritto, o in alcuni casi il dovere, di avere figli è stato professato e sostenuto da religioni, filosofie e pensiero comune per secoli. È diffusa l’idea che le don- ne sviluppino un bisogno biologico di maternità e un “desiderio di procreare”, che alcuni non esitano a definire naturali e scientificamente provati. Negli uomini, anche se ancora coniderati dai più biologicamente esenti da questo istinto, qualche sorta di impulso alla procreazione è socialmente accettato e incoraggiato, come quasi se fosse una “responsabilità” verso la continuazione della specie.

The Recycling Man vuole esaminare come l’attitudine verso il concetto di genitorialità potrebbe cambiare in un mondo in cui, in un futuro non così lontano, alcuni paesi dovranno affrontare il rischio della sovrappopolazione, mentre altri quello di una popolazione sempre più scarsa. La fantascienza fornisce una lente straordinaria per affrontare i problemi sociali e persino problemi relativi alla genitorialità che stanno già diventando inquietanti al giorno d’oggi, quali l’oggettivazione dell’altro e la meccanicizzazione delle relazioni umane, e soprattuto il modo in cui alcuni genitori mostrano i loro figli come degli oggetti che provino in qualche modo il loro status sociale.

In un mondo in cui l’umanità si trova costretta ad accettare il fatto che le risorse sul pianeta sono limitate e che i cambiamenti climatici sconvolgeranno sempre di più il nostro modo di vivere, alcune domande diventano sempre più pressanti: oltre ai motivi di conservazione della specie umana, abbiamo davvero bisogno di avere figli per essere psicologica- mente equilibrati come esseri umani? I bambini potrebbero in qualche modo essere sostituiti? C’è un modo per simulare forse la forma più vera e più pura di amore, quella tra una madre e suo figlio? Quali nuove religioni nasceranno per rispondere a tutte queste domande?