A Cagliari decidono i gol di Lautaro e Pio Esposito: Inter quarta, ma Chivu chiede più cinismo in vista di Champions League e campionato.

Senza strafare ma con efficacia. L’Inter conquista la seconda vittoria consecutiva in campionato e vola momentaneamente al terzo posto in classifica. A Cagliari decidono Lautaro Martinez, che sale al quinto posto nella classifica all-time della storia del club nerazzurro, e Pio Esposito, al primo gol in Serie A.

“Rete cruciale, perché libera il ragazzo dall’ossessione e dall’ansia del passo d’avvio” scrive La Gazzetta dello Sport.

Secondo La Gazzetta dello Sport, l’Inter ha mostrato sia tracce della gestione Inzaghi – come i cross di Bastoni e i cambi rapidi dei giocatori ammoniti – sia novità del lavoro di Chivu come la pressione alta, la verticalità e l’aggressività.

“L’Inter è in movimento. Qualcosa di Simone Inzaghi è rimasto, per esempio lo 0-1 è nato da un cross di Bastoni, una traccia inzaghiana, o i cambi quasi immediati dei giocatori ammoniti, ieri Carlos Augusto e Barella. Qualcosa di nuovo si intravvede, l’aggressione dell’avversario e la ricerca della verticalità. Resta da stabilire a quale punto del guado Chivu sia giunto e quale sia la destinazione”.

L’Inter rischia, esponendosi al pari, con Folorunsho che colpisce il palo, prima di evitare la beffa col 2-0: “Cristian Chivu deve lavorare su questa linea rossa, eliminare una certa incompiutezza”.

Il 2-0 conferma la crescita dell’Inter. Chivu deve lavorare per eliminare le pause e dare identità a questo nuovo corso.

“La prestazione ha confermato come il nuovo format dell’Inter sia ancora da definire bene. Contro lo Slavia Praga, martedì in Champions, e la Cremonese, sabato, avversari più che abbordabili, serviranno altre due vittorie, per accrescere l’autostima e per scrollarsi di dosso la nostalgia del passato”.

“Anche perché quest’Inter a cattiveria aumentata non prenderebbe cinque gol dal Psg” conclude La Gazzetta dello Sport.