Medaglia d’argento per Remco Evenepoel nella prova in linea dei Mondiali Kigali 2025. Il belga si era presentato alla partenza da vincitore della cronometro, con la grande ambizione di lottare con Tadej Pogačar (Slovenia) per indossare la maglia iridata. Quando però è nato l’attacco decisivo sul Monte Kigali, il campione olimpico non è riuscito a rimanere sulla ruota del vincitore di quattro Tour de France, che si è involato in compagnia prima di Juan Ayuso (Spagna), poi di Isaac Del Toro (Messico). Se sul momento sembrava che il ritmo potesse essere troppo alto per lui, con il passare dei chilometri è apparso evidente che un problema alla bicicletta abbia condizionato la sua corsa, tanto da doversi fermare ben due volte per un cambio del mezzo. Questi problemi, inevitabilmente, hanno inciso sulla prestazione, costringendo il classe 2000 ad accontentarsi della seconda piazza.
“Non ero venuto qui per vincere l’argento, volevo fare doppietta – ha confessato Remco Evenepoel ai nostri microfoni – Mi sentivo alla grande, ma oggi il destino mi ha dato un risultato differente. Appena prima del Monte Kigali, ho preso una buca e la mia sella è scesa completamente. Con il passare della salita, sentivo che mi stavano venendo i crampi ai polpacci, visto che la mia posizione in sella era completamente diversa dalla solita. Quando Tadej ha attaccato, sono riuscito a seguirlo per mezzo minuto, ma poi mi sono venuti i crampi. Ho dovuto resistere fino alla cima della salita, sapevo che ci sarebbe stata una bicicletta di riserva alla feed zone. Si trattava solo di arrivare nel circuito e cambiare bici, quindi ho chiesto alla squadra di andare a tutto”.
Il cambio bicicletta, però, non è andato come sperato: “Una volta arrivato lì, ho preso la mia terza bicicletta ma ho subito avuto la sensazione che la sella non avesse la solita inclinazione. Sentivo molto dolore nella parte bassa della schiena. Ho fatto un giro, ma a ogni chilometro il dolore aumentava, quindi ho dovuto cambiare anche quella bicicletta. Purtroppo c’era il barrage, quindi ho dovuto aspettare molto la macchina. Non essendoci le radioline, non potevo dire. Ho cercato di dirlo alle moto della corsa affinché la comunicazione arrivasse in anticipo. Purtroppo succedono anche le cose brutte”.
Adesso Remco Evenepoel ha già le idee chiare per i prossimi obiettivi: “Avevo la sensazione di poter stare davanti con Tadej oggi, ma come ho detto possono succedere situazioni di corsa sfavorevoli. È una sport in cui conta la meccanica, tutto deve andare alla perfezione per diventare campione del mondo. Tutto sommato, penso di poter essere contento. Abbiamo avuto una bella settimana, dobbiamo essere felici. E non è ancora finita: mi aspettano due Europei (a cronometro e in linea, ndr) e il Lombardia. Per ora ho un’ottima forma, spero di riuscire a tenerla. Agli Europei per la rivincita con Tadej? Non ci sarà solo lui, il livello sarà molto alto lì. La maglia di campione europeo mi manca, mi piacerebbe molto indossarla”.
