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Dopo tre stagioni di militanza in Serie A2 e a quattro anni dalla dolorosa retrocessione il roster imbastito dalla Pallacanestro Cantù per il ritorno in LBA si preannuncia carico di ambizione e con tutte le carte in regola per ricoprire il ruolo di possibile sorpresa del campionato. La Coppa Italia LNP e il successo nei playoff promozione di categoria hanno dato morale a un ambiente che vedrà ancora una volta al timone coach Nicola Brienza, il quale spera di poter ripetere quanto di buono fatto con Pistoia al primo anno da neopromossa in Serie A.
Una qualificazione alle Final Eight unitamente al sesto posto finale in graduatoria hanno, infatti, certificato un curriculum di tutto rispetto che oramai una stagione fa ha convinto la dirigenza canturina ad affidarsi all’allenatore classe 1980 per centrare il grande salto ai piani alti. Brienza, nato a Cantù e da sempre legato alla piazza lombarda fin dalle categorie giovanili proverà a confermare le aspettative di un ambiente piuttosto elettrizzante. Oltre all’entusiasmo per l’inizio del torneo il popolo dell’Acqua San Bernardo resta in attesa per il proseguo dei lavori riguardanti la nuova arena, con il termine del cantiere atteso per l’ottobre 2026.
Il roster della Pallacanestro Cantù versione 2025-26
Playmaker: Jacob Gilyard, Andrea De Nicolao (confermato).
Guardia: Jordan Bowden, Giordano Bortolani.
Ala Piccola: Xavier Sneed, Riccardo Moraschini (confermato).
Ala Grande: Ife Ajayi, Grant Basile (confermato).
Centro: Oumar Ballo, Leonardo Okeke (confermato).
I punti di forza della neopromossa
Doveroso partire dalle ottime qualità di una metà campo offensiva che può vantare talento e bontà realizzativa in buona parte dei suoi interpreti. L’ultimo arrivo di Xavier Sneed rappresenta la ciliegina sulla torta di un mercato interessante al di là delle possibili incognite. Oltre all’ex Brindisi occhi puntati su Ife Ajayi, il quale, dopo quanto mostrato a Torino in Serie A2 è atteso al grande salto e può essere tra le sorprese da rookie dell’intera LBA.
La conferma del pacchetto italiani, ad eccezione del neoarrivato Giordano Bortolani è un altro punto chiave da sfruttare per colmare l’inesperienza dei nuovi e allo stesso tempo facilitare l’introduzione delle nuove idee di gioco di coach Brienza. A livello fisico Cantù è attrezzata per reggere il confronto con le prime otto squadre di LBA grazie a un pacchetto di lunghi implementato ulteriormente in fase di mercato e che è stato tra i punti di forza della passata stagione.
I possibili punti deboli del roster Pallacanestro Cantù
Quel che potrebbe mancare nell’arco della stagione è la giusta dose di esperienza nei possibili punti chiave. Un aspetto che salta, infatti, subito all’occhio guardando alle carriere dei nuovi interpreti canturini è quello legato ai 4 esordenti su 5 in un grande torneo continentale. Sarà necessario, a riguardo, un grande lavoro di introduzione e ambientamento da parte dei più esperti, a partire dai veterani di lungo corso quali sono a tutti gli effetti Andrea De Nicolao e capitan Riccardo Moraschini. Resta da valutare, inoltre, la tenuta a livello mentale di un gruppo piuttosto giovane, oltre alla situazione fisica di alcuni giocatori storicamente affetti da injury-prone.
Previsioni stagionali e pronostici inerenti al traguardo finale
Come spesso accade per una neopromossa attrezzata risulta difficile decifrare il posizionamento finale in graduatoria della Pallacanestro Cantù. L’obbiettivo minimo è quello della salvezza senza troppi patemi d’animo, ma è impossibile non sbilanciarsi verso traguardi più ambiziosi qualora il gruppo dovesse impattare nel miglior modo possibile l’avvio di campionato. Il sogno può essere quello di una qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia come ultima del lotto, mentre un posto playoff a fine torneo rimane un traguardo troppo ottimistico, almeno, per questa stagione.