Rugby subacqueo: Le SalamandreTraining camp Belluno (foto Sandra Reolon)

Belluno 28/09/2025 –  La U.W.R. Belluno, appena battezzata “Le Salamandre”, ha fatto il suo debutto ufficiale nel training camp nazionale di rugby subacqueo, allenandosi fianco a fianco con le Nazionali FIPSAS maschile e femminile.
Due giornate “full immersion” nel vero senso della parola. L’evento si è svolto con oltre sedici ore tra piscina e aula, con esercitazioni tecniche, partite, teoria e analisi tattica.

A quasi un anno dal primo incontro organizzato a Belluno, il Club Subacqueo Belluno è riuscito a comporre una rosa completa per il rugby subacqueo, coinvolgendo atleti e atlete provenienti sia dal team apnea sia dal team scuba.
“È uno sport che abbatte barriere: in vasca si sono tuffati profili di tutte le età, dai 16 ai 60 anni. E’ una disciplina che ha la capacità di mettere insieme generazioni e background acquatici diversi.” spiegano gli organizzatori.

Il training camp nazionale di rugby subacqueo è stato organizzato e diretto da Bobby Chen e Julia Braunegg (Direttori Tecnici delle Nazionali FIPSAS maschile e femminile).
In acqua e fuori, Le Salamandre hanno lavorato con atlete e atleti provenienti da Milano, Jesi, Valtellina, Firenze e naturalmente Belluno.
Il programma ha toccato tutti i reparti: fondamentali individuali, sincronismi di squadra, strategie di difesa, schemi d’attacco e gestione del possesso palla.
Ritmi elevati, scambi continui e focus sul gioco reale hanno segnato un battesimo di alto livello per la nuova formazione bellunese.

Come si gioca a rugby subacqueo?

Secondo Emiliano Ferlin, responsabile U.W.R (Underwater Rugby) del Club Subacqueo Belluno “Il rugby subacqueo è una disciplina tridimensionale: si gioca in vasche profonde, con due canestri sul fondo. La palla, riempita d’acqua salata, affonda e si muove sott’acqua; le squadre si affrontano sei contro sei con cambi volanti a bordo vasca.
Gli atleti, dotati di maschera, snorkel e pinne, alternano apnee brevi ma esplosive per gli scatti e i contrasti: la difficoltà non è la durata dell’apnea, bensì l’intensità ripetuta. La grande particolarità è la tridimensionalità del campo: gli avversari possono arrivare da ogni lato, sopra, sotto, davanti e dietro, rendendo letture e coperture molto più complesse rispetto agli sport in superficie.”

La vasca tuffi da 5 metri, appartenente alla piscina Comunale di Belluno, si conferma un vero gioiello a livello nazionale, capace di attrarre eventi e raduni di questa caratura. Non è un dettaglio: disporre di un impianto profondo e adatto al gioco in tre dimensioni consente allenamenti e partite di qualità.
Proprio per questo, cresce la possibilità che il prossimo Campionato Italiano di rugby subacqueo si svolga a Belluno: sarebbe una vetrina straordinaria per la città e per l’intero movimento. Il campionato si svolgerà probabilmente in concomitanza con le attività olimpiche di Milano-Cortina 2026, rappresentando un’ulteriore occasione per visitare la città di Belluno.
Il progetto U.W.R. Belluno del Club Subacqueo Belluno punta ora a crescere nel numero degli allenamenti, consolidare schemi e intese e presentarsi alle prossime competizioni con identità chiara e spirito competitivo.