Rimini, 28 settembre 2025 – Gestire l’assunzione quotidiana dei farmaci non sarà più un problema. Basta dimenticanze o confusione: grazie a Medcare, un dispositivo elettronico ideato da due giovani riminesi, tutto diventa semplice e sicuro.

Federico Conte e Sultan Islaovski, entrambi ventenni ed ex studenti dell’Istituto tecnico Belluzzi di Rimini, sono le menti dietro questo progetto, nato tra i banchi di scuola e già pronto a spiccare il volo.

Medcare è un dispenser intelligente che organizza la terapia farmacologica in totale autonomia. “Si inseriscono i blister, si imposta il promemoria e il gioco è fatto – spiegano i due inventori –. I farmaci vengono erogati agli orari stabiliti e, se la dose viene dimenticata, arriva subito una notifica sul cellulare del paziente e, in seguito, anche al caregiver”.

L’idea è nata quasi per caso, da un racconto di un’insegnante che aveva una madre costretta a destreggiarsi tra tante medicine e un vecchio dispenser settimanale. “Ci raccontava che spesso faceva confusione – ricordano Federico e Sultan –. Da lì ci siamo detti: perché non automatizzare tutto, evitando errori e rendendo più sicuro il processo?”.

Il rischio, infatti, non è solo dimenticare una compressa, ma anche scambiare farmaci dalle confezioni simili, invertire gli orari o compromettere terapie delicate. Con Medcare, invece, questo non accade: il dispositivo può contenere fino a cinque tipologie diverse di medicinali, ognuna in un cassetto separato che si apre solo al momento giusto.

Il cuore del sistema è un display touchscreen che permette di selezionare giorno, orario e farmaco. Se entro un’ora la pastiglia non viene assunta, parte un avviso automatico al caregiver. Il percorso dei due ragazzi poi è stato sorprendente. Nel 2024 hanno presentato il progetto al concorso ‘I giovani e le scienze’ organizzato da Fast a Milano, ottenendo grande interesse e l’accreditamento per l’Expo 2025 di Osaka, in Giappone.

“È stata un’emozione unica – raccontano – vedere il nostro lavoro apprezzato non solo dagli addetti ai lavori ma anche dai visitatori di tutto il mondo”. Dopo il diploma, le loro strade si sono divise. Federico studia Ingegneria elettronica, mentre Sultan lavora come riparatore. Medcare, intanto, ha continuato a crescere: dal primo prototipo realizzato con una stampante 3D, fino alla versione attuale, più sofisticata e completa. Ora la sfida è portare il dispositivo sul mercato.

Vogliamo che entri nelle case degli italiani – spiegano –. In Europa non esiste ancora nulla di simile, se non costosi prodotti negli Stati Uniti. Per questo stiamo valutando come trovare investitori: tramite un incubatore o magari una campagna di crowdfunding”.