Il consuntivo del Tour de France 2025, per quel che riguarda l’Italia, può entrare nella categoria delle valutazioni “contraddittorie”. Da un lato, quello positivo, sono arrivate le due vittorie di tappa di Jonathan Milan, che hanno peraltro avuto anche l’effetto di interrompere un lungo digiuno di successi parziali. Lo stesso corridore della Lidl-Trek ha chiuso la Grande Boucle sul podio finale, grazie al suo primo posto nella Classifica a Punti, successo riuscito prima solo a Franco Bitossi nel Tour 1968 e ad Alessandro Petacchi nell’edizione 2010. Rimanendo negli aspetti positivi, altri corridori italiani hanno saputo essere protagonisti nelle singole tappe, raccogliendo anche piazzamenti importanti.
È il caso di Davide Ballerini (XDS Astana), secondo nell’ultima tappa, alle spalle solo di Wout van Aert, ed è il caso di Simone Velasco, compagno di squadra di Ballerini, quarto nella penultima frazione. Matteo Trentin è stato buon protagonista a Parigi e aveva chiuso al quinto posto la prima tappa, mentre Edoardo Affini (Visma|Lease a Bike) ha chiuso al terzo posto la cronometro di Caen. Anche Vincenzo Albanese (Ef Education-EasyPost) e Alberto Dainese (Tudor) sono riusciti a entrare nella prima pagine dell’ordine d’arrivo di giornata e bisogna sempre considerare che l’Italia ha perso Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) ancor prima della fine della prima tappa.
Il lato negativo è quello rappresentato dalla classifica generale. Assenti i corridori più portati per questo “fondamentale”, come Antonio Tiberi, Giulio Ciccone e anche Giulio Pellizzari, la prima bandierina bianca rossa e verde che si incontra scorrendo la graduatoria finale è quella di fianco al nome di Simone Velasco, 38esimo. In termini assoluti, per l’Italia è il “peggior miglior risultato” al Tour dal 2013 a oggi: in quella edizione, l’azzurro meglio piazzato a Parigi fu Davide Malacarne, che concluse nella casella numero 49 della classifica generale.
Negli ultimi sei Tour, peraltro, il miglior piazzamento finale è l’11esimo posto ottenuto da Ciccone proprio l’anno scorso. L’abruzzese era stato il primo azzurro della graduatoria anche nel 2023 (32esimo, ma vinse la classifica dei Gpm), mentre nel 2022 il migliore italiano fu Velasco, 30esimo; nel 2021, invece, toccò a Mattia Cattaneo prendere la palma del primo azzurro in classifica generale, con il suo 12esimo posto finale. Nell’edizione precedente si registrò il decimo posto di Damiano Caruso.