Prosecco Cycling si conferma un lungo brindisi senza fine: 22 stagioni e altrettante edizioni festeggiate, domenica 28 settembre, con un record di 2.600 partecipanti all’attesa passerella ciclistica tra le colline dell’Unesco. 

Un mondo in bicicletta, con 29 Paesi e quattro continenti (Europa, America, Asia, Oceania) rappresentati al via. Un evento a tutto tondo, in cui la passione per la bicicletta è diventata volano per la promozione delle colline Unesco. Tra le novità dell’edizione 2025 il dj set di uno scatenato Joe T. Vannelli, che ha riempito piazza Marconi con la musica che ha conquistato i più prestigiosi club al mondo. In prima fila anche il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese: «Una grande festa del territorio, sono felice di esserci – ha detto il sindaco, poco prima del via -. Nonostante il maltempo dell’ultimo periodo, le colline in questi giorni sono più belle che mai. Non sono in formissima, il prossimo anno magari lo sarò di più, ma volevo esserci per onorare la promessa di essere parte di questo grande evento che tante volte ho accompagnato in fascia tricolore alla partenza».

Prosecco Cycling 2025-2

LA GARA

Prima della partenza anche le parole di Franco Adami, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Alle 8.30 in punto, lo start. Un’apoteosi fatta di coriandoli con il tricolore disegnato in cielo dal biplano d’epoca della Jonathan Collection. E poi, immancabile, il “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti, la colonna sonora che accompagna le prime pedalate, già in salita, per lasciarsi alle spalle piazza Marconi. Tutti insieme, ma con calma. Perché alla Prosecco Cycling, dove da sempre è incentivata la partecipazione delle bici a pedalata assistita e i partecipanti non hanno neppure il numero appeso alle bici, la lentezza è una virtù. Chiedere, per conferma, ai ciclisti che hanno goduto delle fermate gourmet di Refrontolo (tiramisù), San Pietro di Feletto (Prosecco e scampi) e Col San Martino (trippa e Prosecco). Nessuno ha tirato dritto. Anche perché con l’introduzione del tempo minimo per arrivare al traguardo (3 ore e 10’) chi pedalava troppo veloce avrebbe rischiato la squalifica.

Nel gruppo festa doppia per 12 atleti, nove uomini e tre donne: i vincitori di categoria della particolare sfida basata sul tempo di percorrenza di tre salite cronometrate (via Busi, Ca’ del Poggio e Collalto) che la Prosecco Cycling ha incontrato lungo i 100 km di un percorso spettacolare, con 1510 metri di dislivello, che ha toccato i 15 Comuni della Docg. I vincitori? Nicola Formelli (Chiarcosso-Help Haiti, Juniores), Christoph Seebacher (Senior 1), Gianluca Braghetto (NMD – New Molini Dolo, Senior 2), Fabio Oliveri (Bicistore Cycling Team Carcare, Veterani 1), Sergio Gianola (Comola Kikaff 36, Veterani 2), Davide Ferrari (Team Factor Hicari Stemax, Gentleman 1), Roberto Brilli (Asd Max Lelli, Gentleman 2), Giuseppe Bovo (S.C. Formigosa, Super Gentleman 1), Franco Righi (Team Factor Hicari Stemax, Super Gentleman 2), Giorgia Bandini (Alè Cipollini, Women 1), Elisa Benedet (Acsi Nazionale Roma, Women 2), Elisabetta De Bernardi (Rodman Team, Women 3). Con il suo agonismo divertente e mai banale, Prosecco Cycling è anche l’esaltazione del perfetto spirito di squadra. Quello che ha accomunato sull’ideale gradino più alto del podio i modenesi del Gs Sportissimo e i padovani del Team Armistizio, vincitori a pari merito nella speciale classifica a squadre che ha premiato il gruppo capace di piazzare sul traguardo più atleti nell’arco di 30”. Alle loro spalle, i padovani dell’Asd Adventure & Bike. Il Team Tartaruga Follador di Altivole si è aggiudicato la classifica “Fun Team”, riservata alle squadre più veloci (sino all’ultima salita cronometrata) che sono riuscite a piazzare sul traguardo almeno cinque ciclisti nell’arco di 30”. Completata la sfida in 2h18’20” (tempo del quinto classificato della squadra), la formazione trevigiana ha conquistato il successo con Cristian Parisotto, Mattia Gemin, Michele Pastro, Stefano Battiston e Fabiana Ugotti. Argento per ASD Zerotest (2h23’31”) e bronzo per l’Asd Uno Team Cittadella (2h12’55”). Una domenica indimenticabile anche per tre australiani, Nigel Kimber, Susan Chapman e Ian Renè Currie, premiati come ciclisti provenienti da più lontano, e per l’Asd Mtb Mania, autori della coreografia che meglio ha interpretato lo spirito della Prosecco Cycling, a cui è stato assegnato il riconoscimento We2gether Team. Premio speciale, infine, per i romeni Sorina Veres, Andrea Salyi e Cristi Ionescu, gli ultimi ad arrivare al traguardo, dopo quasi 7 ore di pedalata. In Piazza Marconi hanno trovato ad attenderli una grande torta, l’abbraccio di Chiappucci, Saligari, del sindaco Fregonese, dei componenti delle squadre che hanno primeggiato nelle varie classifiche e tanti applausi. Perché alla Prosecco Cycling sono tutti davvero vincitori. E chi arriva ultimo, lo è anche un po’ di più. Conclusa la corsa, appuntamento nella vicina Villa dei Cedri, dove i ciclisti, a proposito di prodotti del territorio, sono stati accolti dal caratteristico spiedo gigante, accompagnato dall’immancabile bicchiere di Prosecco. L’ultimo brindisi di una domenica da ricordare, anche grazie all’impegno di oltre 1.328 tra volontari e professionisti che hanno garantito ordine e sicurezza sulle strade.

I COMMENTI

«Ogni anno è un’emozione fortissima – ha aggiunto Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, accompagnato in bici dalla moglie Augusta -. Prosecco Cycling è un evento che ormai tutto il mondo conosce, come testimoniano le 29 nazioni al via. Una grande occasione per la promozione di un territorio unico».

«Prosecco Cycling è tutto fuorché una gara, per questo piace tanto» ha sottolineato l’ex pro Marco Saligari, tornato alla partenza dell’evento di Valdobbiadene dopo qualche anno di assenza. Al suo fianco, il leggendario Claudio “El Diablo” Chiappucci conferma: «La partenza della Prosecco Cycling è qualcosa di unico, ma quello che arriva dopo, lungo il percorso e una volta tagliato il traguardo, lo è ancora di più». E se lo dice il re della Milano-Sanremo 1991 e l’uomo dell’indimenticabile fuga di 200 chilometri del Sestriere al Tour de France, c’è da crederci.

«Prosecco Cycling si conferma evento d’eccellenza – conclude l’executive manager Massimo Stefani -. Penso non soltanto ai 2.600 iscritti, ma anche agli 800 stranieri arrivati a Valdobbiadene per partecipare all’evento e ai 1800 ospiti tra ciclisti e accompagnatori registrati dalle strutture ricettive. Se le nostre colline sono ormai accreditate tra le principali destinazioni del cicloturismo mondiale, molto lo si deve alla Prosecco Cycling. Dietro questo successo ci sono contatti a livello internazionale e un lavoro di dodici mesi all’anno. Abbiamo avuto il merito di crederci sempre, precorrendo i tempi, e oggi, anche grazie all’adozione di un format organizzativo assolutamente originale, raccogliamo i frutti». Sipario. E appuntamento al prossimo anno, quando il mondo tornerà a pedalare, con gusto e senza fretta, tra le colline del Prosecco. Vince, come sempre qui, chi va piano.