Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in un’intervista telefonica con Reuters, ha detto di aver ricevuto una “risposta molto buona” sia da Israele che dai leader arabi sul piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza. “Tutti vogliono fare l’accordo”, ha detto un giorno prima di incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca.

Intanto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente Usa. Al centro della conversazione la situazione in Medio Oriente e in particolare l’emergenza a Gaza.

22:14

Flotilla a 366 miglia nautiche da Gaza: tra due giorni sarà nella zona ad alto rischio

La flotta della Global Sumud Flotilla si trova ora a 366 miglia nautiche da Gaza e stima di arrivare nella zona ad alto rischio tra due giorni. “La flotta Global Sumud Flotilla sta crescendo – si legge nell’ultimo aggiornamento telegram – Le nostre navi principali, Ohwayla e All in, sono ora a soli 366 miglia nautiche da Gaza, con un arrivo stimato tra 3 e 4 giorni. La nostra flotta conta ora 44 imbarcazioni, rafforzata dal recente lancio di due nuove barche dirette verso la flotta. Tra soli due giorni, la flottiglia entrerà nella zona ad alto rischio. La nostra determinazione è assoluta, ma questo è il momento in cui la vostra vigilanza globale e solidarietà sono più necessarie. Unisciti a noi. Ferma il genocidio. Tieni gli occhi su Gaza”

22:08

Hamas: “L’Idf ha colpito un ospedale privato a Gaza”

L’esercito israeliano ha colpito l’ospedale al-Hilu di Gaza City con due missili. Lo riferisce Yusuf Abu Rish, segretario generale del ministero della sanità di Gaza, gestito da Hamas, aggiungendo che a causa di questo attacco la connessione internet si è interrotta. L’ospedale in questione è privato e relativamente piccolo, coprendo un’area di circa 600 metri quadrati

21:29

Meloni sente Trump, al centro Medio Oriente e Gaza

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, ha sentito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Al centro del colloquio, viene riferito, la situazione del Medio Oriente e in particolare di Gaza

21:22

Trump: “Sul piano di Gaza ottime risposte da Israele e Paesi arabi”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in un’intervista telefonica con Reuters, ha detto all’agenzia di stampa di aver ricevuto una “risposta molto buona” sia da Israele che dai leader arabi sul piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza. “Tutti vogliono fare l’accordo”, ha detto Trump, un giorno prima di incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca. Trump ha auspicato di finalizzare l’accordo proprio durante l’incontro di domani, sottolineando che la proposta mira non solo a porre fine alla guerra a Gaza, “ma a raggiungere una pace più ampia in Medio Oriente”

20:06

Israele, ambasciatore italiano ricevuto da presidente Herzog

Su istruzioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’ambasciatore d’Italia in Israele Luca Ferrari è stato ricevuto oggi in udienza dal presidente della Repubblica di Israele Isaac Herzog. Lo riferisce con una nota la Farnesina

20:02

Media: “Capo dell’Idf escluso dai colloqui sul piano Usa”

L’establishment della sicurezza israeliana è stato escluso dalle discussioni sul piano di Trump per porre fine alla guerra di Gaza. Lo riferisce Channel 12, sottolineando che i dettagli sono stati nascosti anche al capo di stato maggiore dell’Idf Eyal Zamir e al gabinetto di sicurezza. Un giorno prima del suo incontro alla Casa Bianca con Trump per discutere e possibilmente finalizzare il quadro, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha mantenuto le informazioni riservate alla sua piccola cerchia che include il suo principale consigliere, il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, e il suo segretario militare, Roman Gofman. Il rapporto rileva che Netanyahu ha mantenuto una politica di segretezza simile riguardo agli accordi di normalizzazione degli Accordi di Abramo durante l’ultimo mandato di Trump

19:57

Netanyahu incontra Witkoff e Jared Kushner sul piano per Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando in queste ore, nel suo ufficio a Gerusalemme, l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner, secondo quanto riportato da Channel 12. L’incontro mira a colmare le lacune rimanenti su un accordo per porre fine alla guerra di Gaza, riferisce l’ufficio, con le principali preoccupazioni di Israele concentrate sull’ottenimento di maggiori garanzie per il disarmo di Hamas e sul rifiuto di un ruolo dell’Autorità Nazionale Palestinese nella Gaza del dopoguerra

19:47

Idf: “Ucciso un comandante di Hamas coinvolto nella strage del 7 ottobre”

Le forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di avere ucciso a Gaza il comandante di Hamas che ha guidato l’uccisione e il rapimento di israeliani in un rifugio antiaereo il 7 ottobre, Hassan Mahmoud Hassan Hussein. Secondo l’esercito, Hussein era comandante della compagnia Nukhba nel Battaglione Bureij di Hamas. Insieme a un altro ufficiale, Muhammad Abu Attawi, guidò l’attacco a un rifugio antiaereo vicino a Rèim, dove si erano rifugiati i partecipanti al festival Nova. Quattro persone furono prese in ostaggio vive dal rifugio e 16 furono uccise. Sette riuscirono a sopravvivere e furono successivamente salvate. Hussein risulta coinvolto in attacchi contro le truppe israeliane durante la guerra a Gaza, afferma l’Idf. Attawi, l’altro ufficiale di Hamas coinvolto nell’attacco al rifugio di Rèim, è stato ucciso in un attacco israeliano nell’ottobre 2024

19:01

Idf: “Colpito un altro grattacielo a Gaza City”

Dopo l'”avviso urgente” diramato dall’Idf agli abitanti della città di Gaza, affinché lasciassero in fretta i quartieri di al Rimal, alSabra, e la zona del porto, e in particolare le zone adiacenti a un grattacielo “segnato in rosso”, l’attacco è arrivato. Il portavoce dell’esercito israeliano ha infatti comunicato che che l’aviazione ha colpito l’edificio nell’area di Gaza City “utilizzato da Hamas”, sottolineando che da quel grattacielo si organizzavano e promuovevano attacchi contro le forze dell’Idf

18:44

Trump a Axios: “Negoziati alla fase finale. Pace nella regione”

Il presidente americano Donald Trump ha assicurato in un’intervista a Barack Ravid, giornalista di Axios, che i negoziati sul suo piano per porre fine alla guerra a Gaza sono nelle “fasi finali”. Un accordo, ha spiegato, “aprirebbe la porta a una pace più ampia in Medio Oriente”

18:11

Rinviata la visita in Egitto dell’ambasciatore Usa in Israele

La visita in Egitto dell’ambasciatore americano in Israele Mike Huckabee, è stata rinviata. Lo ha dichiarato un funzionario americano all’agenzia France Presse. Huckabee si sarebbe dovuto recare al Cairo nei prossimi giorni per colloquii su Gaza. “Il viaggio è stato rinviato”, ha dichiarato il funzionario, senza fornire ulteriori dettagli

17:52

Netanyahu: “Piano Trump? Spero che ce la faremo”

Benjamin Netanyahu ha auspicato che il piano di Donald Trump per Gaza possa funzionare, ma ha chiarito che ancora c’è del lavoro da fare. “Non è stato ancora finalizzato, stiamo lavorando con il presidente Trump anche in queste ore”, ha detto il premier israeliano a Fox News. “Spero che ce la faremo”, ha assicurato, “perché vogliamo riavere i nostri ostaggi, liberarci del regime di Hamas, che Hamas disarmi, che Gaza sia smilitarizzata e che ci sia un nuovo futuro per Gaza e Israele, e per l’intera regione”

17:22

Vance: “In corso negoziati molto complicati tra Israele, Paesi arabi e Usa”

“Ci sono negoziati molto complicati che stanno avvenendo proprio in questo momento tra i leader arabi, gli israeliani, l’inviato speciale dell’amministrazione Trump Steve Witkoff e il segretario di Stato Marco Rubio”. Lo ha detto, intervistato da Fox News, JD Vance dicendosi molto ottimista della possibilità di arrivare al traguardo, ma anche avvisando che “le cose possono essere deragliate anche all’ultimo minuto”. “Questi colloqui stanno avvenendo mentre parliamo, e stanno andando avanti da un paio di giorni”, ha detto ancora il vice presidente americano affermando che l’ottimismo del presidente Trump “è giustificato”. “Io mi sento molto più ottimista sul punto in cui ci troviamo di quanto non sia mai stato negli ultimi mesi – ha continuato – ma bisogna essere realisti, queste cose possono essere deragliate anche all’ultimo minuto. Quindi rimanendo molto fiducioso, sono anche cautamente fiducioso”

16:23

Hamas: “Israele fermi i raid per 24 ore, a rischio la vita di due ostaggi”

Hamas chiede con urgenza ad Israele di fermare gli attacchi su Gaza City per 24 ore, affermando che la vita di due ostaggi è in serio pericolo. Con un comunicato le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, chiedono che lo stop degli attacchi avvenga a partire dalle 18 ora locale, con il ritiro immediato delle truppe israeliana da un’area a sud della strada 8 a Gaza City, in modo che possa avere luogo un’operazione di “estrazione” dei due ostaggi israeliani. La richiesta arriva dopo che in un precedente comunicato, le Brigate avevano detto di aver perso i contatti con i due ostaggi nelle ultime 48 ore a causa degli intensi attacchi israeliani sulla città

15:43

Israeliano ferito gravemente in presunto attacco terroristico in Cisgiordania

Un ventenne israeliano è rimasto ferito in un presunto attacco terroristico nei pressi di Jit Junction, a Kdumim, in Cisgiordania. Lo ha reso noto l’Idf. L’uomo è in cura presso il Magen David Adom per una ferita alla testa e le sue condizioni sono considerate gravi. Al momento non è chiaro se l’uomo sia stato ferito in una sparatoria o a causa di un tentativo di speronamento. Le forze di sicurezza stanno attualmente indagando per stabilire se l’uomo sia stato ferito dal terrorista o dal fuoco incrociato delle Idf quando i soldati presenti sul posto hanno neutralizzato il presunto attentatore.

15:21

Media: inchiesta interna dello Shin Bet sul fallimento del raid in Qatar

L’agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet sta indagando sull’apparente fallimento dell’attacco del 9 settembre contro dirigenti di Hamas a Doha. Lo riporta la stampa israeliana. Nel raid, non è rimasto ucciso nessuno degli esponenti di Hamas nel mirino, mentre hanno perso la vita alcune guardie del corpo e un poliziotto qatarino. A differenza di quanto accade di solito, l’intelligence sugli obiettivi era stata fornita dallo Shin Bet, l’agenzia di sicurezza interna, e non dal Mossad, che è normalmente responsabile delle operazioni all’estero. Lo Shin Bet sta indagando sull’affidabilità delle informazioni sull’esatta posizione dei funzionari di Hamas nell’edificio. I dirigenti che Israele voleva eliminare sarebbero stati da un’altra parte della palazzina e non nella zona colpita con munizioni di precisione.

15:02

Trump: “Tutti d’accordo in Medio Oriente per la prima volta”

“Abbiamo una enorme opportunità di grandezza in Medio Oriente. Tutti sono a bordo per qualcosa di speciale, per la prima volta in assoluto. Lo realizzeremo!!!”. Lo scrive Donald Trump su Truth alla vigilia dell’incontro con Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca domani.

14:51

Hamas: “Durante i bombardamenti persi i contatti con due ostaggi”

Hamas ha reso noto di avere perso i contatti con due ostaggi, Matan Engerst e Omri Miran, a causa dell’offensiva delle forze israeliane a Gaza. Lo riferisce Axios. Hamas ha chiesto il ritiro delle forze israeliane da diversi quartieri di Gaza e una pausa di 24 ore nei voli dei droni delle Idf, in modo da poterli localizzare. Miran, 48 anni, è stato rapito dalla sua casa nel kibbutz Nahal Oz durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Ad aprile era apparso in un video diffuso dai rapitori. Anche Angrest, che ora ha 22 anni, era stato sequestrato da un carro armato al confine. Anche di lui era stato diffuso un filmato a marzo.

14:22

Israele: “La Flotilla una provocazione al servizio di Hamas”

“La flottiglia ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas”. Lo afferma il ministero degli Esteri israeliano su X.

14:05

In Israele la guerra impatta sulle famiglie dei riservisti: 30% delle coppie in crisi

Circa la metà dei coniugi dei riservisti israeliani afferma che il loro rapporto coniugale è stato danneggiato a causa del servizio militare, mentre il 30% sostiene di aver preso in considerazione la separazione o il divorzio. Lo rileva l’Ufficio Centrale di Statistica di Israele, citato dai media di Tel Aviv, nel suo primo rapporto sull’impatto del servizio di riserva sulle famiglie dallo scoppio della guerra a Gaza, quasi due anni fa. Tra i coniugi di riservisti che hanno prestato servizio per 50 giorni o meno, il 36% ha segnalato danni alla propria relazione, afferma l’ufficio. La percentuale sale al 57% per i coniugi di coloro che hanno prestato servizio per 250-350 giorni.
L’indagine rileva che il 52% delle coppie sposate ha anche segnalato un cambiamento negativo nello stato mentale dei propri figli dopo il servizio di riserva. Tra coloro i cui coniugi hanno prestato servizio per 200-250 giorni, il 63% ha segnalato un cambiamento negativo nello stato mentale dei propri figli.

13:31

Dopo Genova pronto lo sciopero a Livorno per l’arrivo di una nave israeliana

Come a Genova, anche a Livorno pronti a proclamare sciopero per l’arrivo di una nave della compagnia israeliana Zim. Nella tarda serata di sabato 27 settembre l’Unione sindacale di base Genova ha proclamato uno sciopero immediato in concomitanza dell’arrivo di una nave della compagnia israeliana Zim presso il terminal Spinelli. A Livorno la nave Zim Virginia dovrebbe attraccare presso il terminal Darsena Toscana, nella notte di lunedì. La Rsu Usb di Alp insieme alla segreteria Usb è pronta a dichiarare sciopero qualora anche i lavoratori dell’art 17 dovessero essere avviati su quella nave. “E’ impensabile – afferma – che in questo momento drammatico, in cui la popolazione di Gaza è sotto attacco e stremata dalla fame, e mentre i nostri fratelli e sorelle sulla Global Sumud Flottilla sono minacciati costantemente, poter pensare di lavorare una nave della compagnia armatoriale israeliana. Non è solo una questione di coscienza ma anche un messaggio politico che vogliamo mandare.
Inoltre esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai portuali genovesi del Calp e di Usb che stanno lottando nel porto Ligure così come abbiamo fatto noi in quello di Livorno”.

13:07

Il coordinatore per gli ostaggi: “La pena morte per i terroristi crea rischi”

La legge sulla pena di morte ai terroristi, fortemente voluta dal ministro dell’ultradestra Ben-Gvir, “potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione degli ostaggi”. Lo ha detto Gal Hirsch, il coordinatore per gli ostaggi e i dispersi, nel corso del dibattito in seno al comitato sicurezza della Knesset. “Sono in completo disaccordo con Gvir”, ha detto secondo i media locali rivolto direttamente al responsabile, e chiedendo una riunione di governo sulla legge, che ora dovrà seguire il suo iter parlamentare. A Gaza “ci sono 48 ostaggi, 20 ancora vivi e due in condizioni critiche”, ha aggiunto.

12:56

Almeno 77 palestinesi uccisi in raid su Gaza da stamane

Almeno 77 palestinesi, tra cui sei soccorritori, sono morti e altri 379 sono rimasti feriti nei bombardamenti israeliani che hanno colpito da stamattina la Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Salute del territorio governato da Hamas, riporta Al Jazeera.

12:09

Israele, il comitato della Knesset approva la pena di morte per i terroristi

Il comitato di sicurezza del Parlamento israeliano, Knesset, ha approvato il disegno di legge che prevede la pena di morte per i terroristi, fortemente voluta dall’ultradestra. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Il sì è arrivato nonostante l’opposizione del consulente legale del comitato stesso.

11:59

Gaza: “Oltre 66mila morti dall’inizio della guerra”

E’ salito a 66.005 il bilancio dei palestinesi uccisi nella Striscia dall’indomani delle stragi Hamas, il 7 ottobre di due anni fa. I feriti sono oltre 168mila. Lo riferiscono fonti mediche citate dall’agenzia Wafa. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state 79 e 379 i feriti.

11:00

Ue: “Le sanzioni non chiudano la diplomazia con l’Iran”

“Il ripristino delle sanzioni” Onu contro Teheran “non deve segnare la fine della diplomazia con l’Iran”. Lo scrive in una nota l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas. “L’Onu ha reintrodotto le sanzioni contro l’Iran a causa del suo programma nucleare” e anche “l’Ue procederà senza indugio” alla reintroduzione di tutte le misure Onu e Ue, ma “una soluzione sostenibile alla questione nucleare iraniana può essere raggiunta solo attraverso negoziati e diplomazia”, ha evidenziato.

10:53

Idf: “Colpiti 140 obiettivi nella Striscia di Gaza”

Le Israel Defense Forces hanno comunicato che ieri l’aviazione israeliana ha colpito “140 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza”. Tra i bersagli colpiti, si legge nella nota, figurano “strutture militari, miliziani e altre infrastrutture terroristiche”.

10:34

Hamas: “Dai mediatori non è arrivata nessuna nuova proposta”

“Non abbiamo ricevuto alcuna nuova proposta dai mediatori, i negoziati sono in stallo dal fallito tentativo di assassinio a Doha”: lo afferma Hamas in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali, nel quale l’organizzazione si dice “pronta a studiare ogni proposta che preservi i diritti della nostra gente con un atteggiamento positivo e responsabile”.

10:24

Al Jazeera: almeno 29 palestinesi uccisi a Gaza dall’alba

Sono almeno 29 i palestinesi uccisi negli attacchi lanciati da Israele sulla Striscia di Gaza da stamane. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera.

09:46

Al Jazeera: almeno 24 uccisi dall’alba a Gaza

E’ di almeno 24 morti palestinesi il bilancio degli attacchi odierni delle forze israeliane nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali un raid contro due case nel campo profughi di Nuseirat ha causato almeno 10 vittime, “tra le quali donne e bambini”.
Intanto, un neonato è morto per malnutrizione a Khan Younis, sono quasi 450 le vittime della fame nella Striscia secondo il ministero della Salute gestito da Hamas.

08:50

Iran: “Ripristino sanzioni ingiustificato e inaccettabile”

“L’azione dei tre paesi europei (Gran Bretagna, Francia e Germania) e degli Stati Uniti nell’abuso dello snapback è illegale e infondata”, afferma il ministero iraniano degli Esteri in risposta all’attivazione del meccanismo di “snapback” e al ripristino delle sanzioni Onu. “L’azione del trio europeo, sotto la pressione degli Stati Uniti, di ripristinare le risoluzioni revocate non è solo giuridicamente infondata e ingiustificabile, ma è anche del tutto inaccettabile”, ha aggiunto.

08:33

Bombardamento israeliano su Nuseirat, almeno 8 morti

Almeno otto persone sono morte in un raid israeliano che ha colpito due abitazioni nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera.

03:10

Iran: Germania-Gb-Francia, no escalation dopo ritorno sanzioni

Un appello a Teheran a non mettere in atto un’escalation dopo il ripristino delle sanzioni per il nucleare arriva da Germania, Francia e Gran Bretagna, nel comunicato congiunto con cui i tre ministri degli Esteri richiamano invece al rispetto dei nuovi obblighi. I tre Paesi si dicono peraltro pronti a proseguire il lavoro con tutte le parti alla ricerca di una soluzione diplomatica che garantisca proprio che l’Iran non si doterà mai dell’arma nucleare.

02:12

Tornano in vigore sanzioni dell’Onu all’Iran dopo 10 anni

Sono scattate le sanzioni Onu all’Iran, a dieci anni dall’accordo sul nucleare del 2015, voluto fortemente da Barack Obama e cancellato da Donald Trump, che aveva allentato la stretta sul regime di Teheran. Falliti i negoziati degli ultimi mesi, nonostante gli sforzi diplomatici di Usa ed Europa, le severe misure restrittive sono rientrate in vigore.

00:40

Flotilla “tra due giorni nella zona ad alto rischio”

Tra due giorni, la flottiglia entrerà nella zona ad alto rischio, dove la vigilanza globale e la solidarietà sono più necessarie”. E’ quanto si legge in un messaggio sul gruppo Telegram della Global Sumud Flotilla, in cui si spiega che le imbarcazioni Yulara e Catalina “sono tornate sulla rotta dopo una breve sosta per valutare problemi meccanici. Ora sono a soli 463 miglia nautiche da Gaza, con un arrivo stimato tra 4 e 7 giorni”. “Ogni aggiornamento conta. Ogni testimone conta. Per favore, tenete gli occhi su di loro: la loro sicurezza dipende dal fatto che il mondo stia guardando”, conclude il messaggio.

23:55

New York Times, ambasciatore Usa in Israele andrà in Egitto

“L’ambasciatore statunitense in Israele dovrebbe effettuare una visita in Egitto”. Lo riporta il New York Times. “L’ambasciatore Mike Huckabee – scrive il quotidiano americano – si recherà al Cairo per colloqui che, secondo i funzionari, si concentreranno sulla guerra di Gaza e sulle tensioni tra Israele ed Egitto”.

23:35

Fonti palestinesi: “Hamas pronta ad accettare 21 punti di Trump”

Hamas sarebbe disposta ad accettare il piano di cessate il fuoco in 21 punti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo quanto hanno affermato sabato fonti palestinesi ad Al Hadath. Hamas – riporta il Jerusalem Post – sarebbe pronta ad accettare positivamente la proposta di cessate il fuoco, e ad accettare una tregua di anni con Israele, hanno affermato le fonti. Secondo le stesse fonti, Hamas avrebbe anche accettato la proposta egiziana di una futura amministrazione di Gaza guidata da tecnici.

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