Chantal Pegolo ha vinto l’argento ai Mondiali di ciclismo che si disputano a Kigali, in terra ruandese. La diciottenne pasianese in forza al Conscio Pedale del Sile è giunta al traguardo alle spalle della favorita spagnola Paula Ostiz Taco, nello sprint che ha deciso la prova in linea Juniores nella penultima giornata degli Iridati. Era una delle due “punte” azzurre, insieme alla vicentina Giada Silo, che ha chiuso la gara al quinto posto. Le due italiane sono state brave a ritrovarsi in superiorità numerica rispetto alle rivali nel momento della selezione decisiva. Ha completato il podio la svizzera Anja Grossmann. Le alfiere azzurre hanno corso con grande intelligenza tattica per tutta la gara. Oltre al quinto posto di Silo (nonostante una caduta), va ricordata Elena De Laurentiis, piazzatatasi 22. dopo essere rimasta con le migliori fino agli ultimi chilometri.
CRONACA
La sfida è stata molto tattica, senza fughe decisive fino all’ultimo giro, quando il forcing dell’olandese Ross Muller ha selezionato il gruppo. Sul pavé della Côte de Kimihurura sono rimaste davanti in 5, comprese Pegolo e Silo. Nella volata conclusiva la pasianese ha conquistato uno splendido argento, terza medaglia per l’Italia nel primo, storico Mondiale in Africa. Solo 24 ore prima era arrivato l’oro del ligure Lorenzo Mark Finn nella prova in linea Under 23, mentre la lombarda Federica Venturelli era stata di bronzo nella prova contro il tempo U23. Chantal in questa stagione ha ottenuto 5 successi su strada (dopo gli 8 del 2024). Plurimedagliata a Mondiali ed Europei su pista, rappresenta uno dei talenti poliedrici più interessanti del ciclismo femminile. Nel 2027 approderà nel World Tour alla Lidl-Trek, la stessa formazione del bujese Johathan Milan. Giornata da incorniciare per il movimento ciclistico del Friuli Occidentale e per il team della Conscio, che ha scommesso su Pegolo già dalla scorsa stagione, sulla scia dei grandi risultati nella categoria Allieve.
TATTICA
«È stata una gara piena di tatticismi – afferma la pasianese dopo l’impresa africana -. Già dalle prime battute ho notato che le favorite si stavano controllando e spendevano molta energia. Io non ero tra le “pronosticate”, quindi ho mantenuto un profilo basso, cercando di dare il meglio. Sono felicissima. Il ct Marco Velo ci aveva raccomandato di aiutarci a vicenda, perché siamo una squadra. Anzi, direi una famiglia: le ragazze Èlite e U23 mi hanno dato tanti consigli e mi hanno sostenuta. Forse nemmeno io credevo in me stessa: per questo le ringrazio».
Ben due italiane protagoniste nell’ultimo chilometro. «Giada mi aveva detto che avrebbe potuto fare la differenza nel pavé, dopo lo scollinamento – prosegue Chantal -. Tra un “controllo” e l’altro, negli ultimi 500 metri è stata lei a prendere l’iniziativa e a tirare la volata. La ringrazio di cuore, insieme a tutte le altre ragazze, per il supporto decisivo». L’ordine d’arrivo: 1) Paula Ostiz Taco (Spagna), 2) Chantal Pegolo (Italia), 3) Anja Grossmann (Svizzera), 4) Sidney Swierenga (Canada), 5) Giada Silo (Italia) a 3”, 6) Thais Poirier (Francia), 7) Tsige Kiros Kahsay (Etiopia), 8) Neve Parslow (Australia), 9) Maria Okrucinska (Polonia), 10) Alyssa Sarkisov (Stati Uniti).