Ci sono almeno sei punti caldi in cui la pressione tra Russia, la sua alleata Bielorussia e l’Europa rischia di diventare casus belli. Aree precise, fragili, dove storia e geografia si intrecciano alla potenza militare e all’instabilità politica. Basta un incidente, una provocazione, un calcolo sbagliato per innescare una reazione a catena. Dalla frontiera polacca con la Bielorussia al lunghissimo confine con la Finlandia, dai Paesi baltici all’isola svedese di Gotland, dalla Transnistria in Moldova alla Serbia.