In Cile gli azzurrini vincono grazie al rigore del talentino della Roma, in prestito alla Juve Stabia. Mercoledì seconda gara contro Cuba

Pietro Scognamiglio

29 settembre 2025 (modifica alle 00:57) – MILANO

Il Mondiale U20, d’abitudine, per le europee parte a fari spenti. È così anche per l’Italia vice campione del mondo, battuta due anni fa solo in finale dall’Uruguay (che tra l’altro non si è qualificato e quindi non può difendere il titolo). Ma gli azzurrini di Carmine Nunziata – che ha fatto una gran fatica a comporre la rosa, con tanti giocatori non liberati dai club – cominciano comunque con il piede giusto nell’edizione 2025 in Cile. A Valparaiso il rigore trasformato da Mattia Mannini, dopo 10’, basta a superare la più esperta e vitaminica Australia, che con questo gruppo – sono quasi tutti 2005 – ha vinto la Coppa d’Asia U20, il capitano è Sebastian Esposito passato dalla Primavera del Lecce mentre in mezzo al campo c’è il figlio dell’ex laziale Paul Okon.

equilibrio italia—  

Nunziata disegna un 3-4-2-1 in cui Lorenzo Riccio – figlio di Gigi, vice del ct Gattuso – vince il ballottaggio in mediana con Sala, mentre Okoro si fa preferire all’atteso Liberali che parte dalla panchina. In avvio l’Italia rischia sull’imbucata per Jovanovic che impegna Nunziante, ma sul ribaltamento di fronte riesce a far male: gran palla in diagonale di Cama per Mosconi, il portiere Hall è costretto ad atterrare l’attaccante dell’Inter e manda così sul dischetto Mannini. Il centrocampista della Juve Stabia, in prestito dalla Roma, calcia forte e abbastanza centrale ma va a segno. Tra il 23’ e il 24’ l’Italia ha una doppia occasione per raddoppiare: prima il tacco al volo di Corradi da angolo – gran parata di Hall –, poi il rimpallo in area che porta al tiro alto di Amey, ma poco dopo è ancora Jovanovic a sfiorare il pari mirando il palo lontano con un destro in corsa. Fuori per centimetri, ma si soffre. Alla mezz’ora, Nunziata deve forzare un cambio con Sardo dentro per Amey (fermato da un guaio muscolare). E mentre la difesa azzurra si risistema, Bennie ha un’occasione clamorosa che cestina davanti a Nunziante (era stato Corradi a non leggere al meglio l’inserimento verticale).

gestione italia—  

A inizio ripresa Nunziata rinfresca i suoi con la qualità di Liberali e la struttura di Konatè davanti (al posto di Okoro e Mosconi) per tenere qualche pallone in più nella metà campo avversaria. Al 60’, su sviluppo di calcio d’angolo, Nunziante deve però disinnescare un altro pericolo. Le occasioni arrivano da una parte e dall’altra e al 71’ è Liberali a sfiorare il 2-0, centrando il palo dopo un pallone recuperato sulla costruzione dal basso degli australiani. Da lì al traguardo, il ritmo si abbassa e gli azzurrini riescono con merito a tenere lontani i pericoli. “Abbiamo affrontato un avversario difficile – sottolinea il tecnico Carmine Nunziata – ma era importante vincere, perché la prima partita del girone è sempre fondamentale. Siamo stati bravi, perché abbiamo saputo anche soffrire, ottenendo una vittoria meritata. Siamo una squadra nuova, radunata solo cinque giorni fa, e quindi è normale che ci siano ancora alcune cose da sistemare. Tuttavia, questo successo ci permette di lavorare con maggiore serenità. Stasera ci godiamo la vittoria, e da domani iniziamo subito a pensare alla prossima partita”. Missione compiuta: era importante partire con tre punti, pur nella consapevolezza delle tante cose da migliorare. E delle conoscenze da acquisire, per un gruppo tutto nuovo che fisiologicamente non è ancora squadra. Ma spera di diventarlo, magari prolungando il soggiorno in Cile il più a lungo possibile (dai sei gironi, passano anche le quattro migliori terze oltre alle prime due). Mercoledì, sempre a Valparaiso, la sfida con Cuba. Poi il big match con l’Argentina nella notte tra il 4 e il 5 ottobre.