KIGALI (Rwanda) – Il sesto posto di Ciccone è uno dei migliori piazzamenti recenti di un corridore italiano nel mondiale dei pro’ e come tale basta e avanza per far definire positivo il debutto di Marco Villa. Il cittì azzurro ha appena finito di parlare con l’abruzzese. Ammette che in auto avevano la televisione, ma le riprese erano tali che la corsa dei suoi non l’ha vista. Il suo punto di vista è ancora alieno rispetto alla strada, ma rispetto alle incertezze della vigilia, Villa dimostra di aver già preso parecchie misure. Come glielo dici a uno che storceva la bocca davanti alla finale per il bronzo che deve accontentarsi del sesto posto? Però l’evidenza del mondiale è stata così lampante, che sarebbe persino ingiusto chiedere di più ai suoi corridori.

«Probabilmente c’è stata una situazione sfavorevole – dice Villa, commentando la fine dell’inseguimento a Evenepoel – perché appena abbiamo raggiunto il gruppetto che seguiva Remco, Giulio era l’unico che tirava. Non c’era collaborazione, erano tutti esausti. Mi dispiace, perché magari con qualcuno che avesse avuto almeno la sua gamba, si poteva pensare di riprendere Evenepoel. La corsa è stata dura. Quando ho visto staccarsi Jay Vine, uno di quelli che stava andando più forte, si è capito che la fatica era tanta. E quando sono finiti dietro anche Ayuso e Del Toro, ho pensato che Giulio è stato davvero forte».

Campionati del mondo, Kigali 2025, prova in linea professionisti, Marco Frigo in azioneUna volta che il gruppo è tornato nel circuito, Frigo è entrato in azione

Campionati del mondo, Kigali 2025, prova in linea professionisti, Gianmarco GarofoliGarofoli è rimasto attardato con Evenepoel sul Mount Kigali, poi è risalito con il belga

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Te la senti di dare un voto alla squadra?

Io sono sempre ottimista, darei un otto. Ma con quello che hanno fatto, forse meritano anche di più. C’è stato il momento sul Mount Kigali in cui il gruppo è esploso e noi eravamo ancora in quattro, mentre si erano già staccati corridori forti. Poi è logico che quando siamo entrati sul circuito, ho fatto scrivere sulla lavagna di parlare con Ciccone. Non avevamo radioline, non sapevo cosa succedeva. Ho visto che a un certo punto ha iniziato a tirare Frigo e poi in ultimo si è mosso anche Bagioli, per provare a chiudere su Remco.

C’era quasi riuscito…

Quando ha cambiato la bicicletta – ricorda Villa – era proprio davanti a noi ed era un po’ sconsolato. Poi ha avuto la fortuna di trovare due compagni che si erano appena staccati e si sono rimessi a tirare. L’hanno portato sul gruppetto di Ciccone e se Giulio fosse riuscito a rimanere con lui, avremmo fatto la differenza.

Campionati del mondo, Kigali 2025, prova in linea professionisti, Andrea Bagioli tira sul pavéDopo Frigo è entrato in azione Bagioli, poi è toccato a Ciccone in prima persona

Campionati del mondo, Kigali 2025, prova in linea professionisti,I mondiali di Sobrero sono stati piuttosto… faticosi: qui prima del via con Fred Morini

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Ieri parlavi della differenza fra una gara di quattro minutio su pista e questa di diverse ore: come è stato viverla dall’ammiraglia?

Lunga. Sono ritmi diversi e si è visto anche poco. Non ho visto perché Ciccone non sia riuscito ad agganciare Remco, non sono riuscito a a dare le indicazioni che avrei voluto, mentre in pista si può comunicare a ogni giro. Però è stata sicuramente una bella esperienza e mi ha fatto pensare che certe scelte sono state fatte accuratamente. Peccato per le assenze…

Qualcuno di quegli assenti, ad esempio Pellizzari, lo recupererai per gli europei di domenica prossima?

Pellizzari no, Garofoli invece ci sarà. Volevo Aleotti, ma il giorno prima va al Giro dell’Emilia. Al momento possiamo parlare di Bettiol, Scaroni, Ulissi, Garofoli e Frigo. Per Pellizzari la squadra non sarebbe d’accordo. Già avevano storto il naso per i mondiali, dicendo che secondo loro sarebbe stato troppo e di lasciare la scelta al corridore. E Giulio alla fine aveva accettato. Aveva anche fatto l’upgrade del biglietto per viaggiare in business e fare tutto nel modo migliore. Ma se era tanto il mondiale, figurarsi ora gli europei. Il sesto ancora mi manca, ma lo tireremo fuori.