Lutto nel mondo dello sport e sul lago di Garda: il canottiere Daniele Pavan è morto a soli 50 anni stroncato da un malore mentre stava disputando i campionati italiani di Coastal Rowing, a Trieste. L’intervento da parte dei compagni di barca, con l’applicazione del massaggio cardiaco, è stato istantaneo e anche i soccorritori del 118 si sono prodigati in ogni modo per salvare la sua vita, ma purtroppo non c’è stato niente da fare.

Daniele Pavan era atleta e dirigente della Società Canottieri Garda di Salò: abitava a Puegnago con la moglie e il giovane figlio Leo. La salma è ancora a Trieste, a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre ulteriori approfondimenti, come l’autopsia. Il canottaggio era la sua grande passione: aveva iniziato a remare all’età di 16 anni e da allora non si è mai fermato. Il suo impegno negli anni si era dedicato anche alle attività sociali.

Il ricordo della Federazione

Nel corso della sua ricca carriera, Daniele Pavan ha partecipato a ben 39 edizioni dei campionati italiani: partecipava inoltre a gare ed eventi cosiddetti “flat”, in Tipo regolamentare, Coastal e Beach Sprint. “Tutta la famiglia del canottaggio italiano è vicina alla SC Garda e alla sua famiglia. Il presidente Davide Tizzano e il consiglio federale, colpiti dalla scomparsa di Daniele, esprimono massima vicinanza ai familiari, agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti della SC Garda Salò – si legge in una nota della Fic, la Federazione italiana Canottaggio –. Un minuto di silenzio verrà osservato in occasione del Trofeo Coni di Lignano Sabbiadoro”.

Tantissimi i messaggi di cordoglio. Così lo ricordano gli amici della Società Canottieri Garda di Salò: “Attoniti e increduli per la scomparsa di Daniele. Alla sua famiglia vanno il nostro pensiero e il nostro sostegno”. La sua storia sportiva era già diventata anche un libro: “Il dondolio dell’acqua. Diario di un canottiere”, pubblicato nel 2022.