“Questo è uno sport dove rischiamo la vita e a volte devi ricompensare il sacrificio che fai”, ha raccontato ai microfoni Sky
28 settembre 2025
Finalmente Joan Mir e la Honda sono riusciti a mettere insieme “il risultato”. Lo spagnolo è riuscito a salire sul podio del gara di casa del suo team, dopo tanti weekend sfortunati.
Su cosa significhi per lui tornare sul podio dopo oltre 1000 giorni di astinenza…
“Ho passato tante cose, non si può spiegare in un’intervista cosa significa per me fare un podio, perché veramente è un momento molto bello ed è successo di tutto in questi mille giorni. Mi vengono in mente tante cose, come la scommessa di andare alla Honda nel suo momento peggiore, venendo da una moto competitiva. Dalla notte al giorno niente, per tanto tempo: abbiamo lottato tempo per godere questo podio. Grazie alla Honda e a tutti quelli che hanno creduto in me a volte più di me. Adesso che siamo qui possiamo farlo anche altre volte”
Sulla gara di oggi…
“All’inizio ho avuto un momento in cui andavo un pelino più veloce di Marc e Acosta, dovevo forzare la gomma davanti e avevo paura di non arrivare a fine gara. Avevo paura degli ultimi 8 giri, non volevo che succedesse qua e per questo ho dovuto controllare tanto, ma alla fine ha pagato”
Sui miglioramenti della Honda…
“Questo passo che abbiamo fatto nelle ultime gare che mi fa guidare in un modo che mi fa molto sorridere. Sono capace di frenare forte, rientrare forte nelle curve: ancora ci manca un pelo di accelerazione che hanno le Ducati, ma siamo nel podio e già pensiamo alla prossima”
Tu hai mai avuto dei dubbi sul tuo conto?
“Io ho avuto tanti dubbi su di me: questo è uno sport dove rischiamo la vita e a volta devi ricompensare il sacrificio che fai. Io ho pensato che non ne valesse la pena subire così tante cadute per fare un decimo, dodicesimo o nono posto. Era difficile pensare di continuare a spingere senza opzioni per fare un podio”