La Commissione europea ha deciso oggi di non registrare l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata “Selezione etica dei rappresentanti europei”, motivando la decisione con ragioni di competenza. Secondo l’Esecutivo Ue, l’iniziativa non soddisfa le condizioni formali previste dalla normativa vigente: la Commissione può infatti registrare solo proposte che invitino a presentare atti giuridici per l’attuazione dei Trattati europei.
Gli organizzatori chiedevano alla Commissione di emanare raccomandazioni agli Stati membri e ai partiti politici affinché venissero introdotti standard minimi di etica, idoneità psicologica e competenza per la selezione interna dei candidati alle elezioni europee e nazionali. La proposta includeva inoltre un Codice etico volontario a livello europeo e una campagna di sensibilizzazione pubblica.
Il rifiuto segue una procedura a due fasi: nella prima, gli organizzatori erano stati invitati a modificare l’iniziativa sulla base della valutazione preliminare della Commissione.
Si continuerà, insomma, ad ammettere alle elezioni UE e nazionali i “soliti brocchi” senza arte né parte. La politica, d’altronde, deve autoproteggersi.
Dall’avvio dello strumento ICE, la Commissione ha registrato 121 iniziative; si tratta della seconda richiesta di registrazione respinta dall’entrata in vigore del nuovo regolamento sulle iniziative dei cittadini europei, nel gennaio 2020.
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