Nell’anima vibrante delle città moderne, dove ogni semaforo è una prova di pazienza e ogni parcheggio è un disperato appellarsi a un colpo di fortuna, servono idee nuove, coraggiose e strumenti che garantiscano una certa agilità. Ma soprattutto c’è bisogno di autovetture come la Dongfeng Box: compatta nelle dimensioni, generosa nelle soluzioni e sorprendentemente intelligente. Una citycar che sembra nata da una domanda precisa: è possibile coniugare un design elegante e sobrio, tecnologia e accessibilità in una vettura compatta a batteria? La risposta è tutta qui, racchiusa in appena 4 metri di lunghezza.

Ma sarebbe riduttivo definirla soltanto così. Perché Box non è solo un’auto elettrica da delirio urbano, è la nuova arma di un’azienda che vuole cambiare le regole del segmento. Lo fa partendo da una piattaforma tutta nuova – la Quantum Architecture S3 – che riduce i consumi, alleggerisce il peso e massimizza lo spazio interno. E lo fa con una linea che strizza l’occhio a chi, anche in città, vuole distinguersi con stile.

Una forma gentile, un’anima tecnologica

Le curve morbide, le proporzioni raccolte, i dettagli che parlano un linguaggio senza tempo: la Box ha un’estetica pulita, quasi europea, con quel tetto “sospeso” che sembra alleggerirla, e una fascia luminosa frontale che le dà personalità anche da ferma. Le maniglie a filo, attivate da sensori tattili, sono solo il primo segnale di un’auto progettata con cura, dove nulla è lasciato al caso. Gli interni seguono lo stesso principio: tecnologia visibile, ma mai invadente. Il cruscotto LCD da 5 pollici è essenziale ma chiaro; il grande schermo da 12 pollici dell’infotainment, personalizzabile e aggiornabile over-the-air, è il centro nevralgico di una plancia progettata per essere intuitiva, ariosa, accogliente.

Il tocco “wow”? La ricarica wireless da 50 watt con ventilazione, integrata nel bracciolo sospeso, che libera spazio ed eleganza. I sedili anteriori si possono reclinare completamente con un solo tasto – finestrini che si chiudono da soli inclusi – per trasformare l’abitacolo in un rifugio di comfort. E sulla versione Premium Edition, il sedile guida regola automaticamente posizione, ventilazione e riscaldamento. Piccola sì, ma mai banale.

Compatta fuori, spaziosa dentro

I numeri, da soli, non raccontano tutta la storia. Ma aiutano alla causa. 4,020 metri di lunghezza, 2,663 metri di passo, 326 litri di bagagliaio (che diventano 945 abbattendo il divanetto): sono misure che fanno della Box una delle citycar più intelligenti attualmente nel mercato. La massa contenuta (1.281 kg per la Style Edition) la rende agile nel traffico, rapida nei cambi di direzione e altrettanto brillante nei parcheggi. Tuttavia, non parliamo di una “macchinetta”, se così si può dire: il motore sincrono a magneti permanenti eroga 95 CV, con una coppia di 160 Nm che garantisce prontezza e fluidità anche fuori dal centro.

Il consumo? Appena 14,1 kWh per 100 km nel ciclo WLTP. Merito di un sistema propulsivo con efficienza certificata al 91% – un dato che, ad oggi, rappresenta un primato nell’intero panorama automotive. Beh, per chi ricerca una solida alleata per la città, la Box può rivelarsi molto efficace. In fondo, i consumi sono proprio una delle voci più visionate e osservate quando si parla dell’acquisto di un veicolo di questa fattispecie.

Due versioni, due anime

La Dongfeng Box arriva in due varianti pensate per clienti diversi. La Style Edition, più urbana e accessibile, monta una batteria LFP da 32,56 kWh: autonomia di 230 km e ricarica AC da 3,3 kW. La Premium Edition, invece, è ideale per chi ogni tanto esce dai confini cittadini: 43,89 kWh di accumulo e 310 km di autonomia, con ricarica AC da 6,6 kW e possibilità di assorbire fino a 77 kW in DC. Risultato: dal 30 all’80% in soli 30 minuti alle colonnine fast. Una citycar che si ricarica più in fretta di molte berline. E che – grazie al selettore di guida Eco, Comfort, Sport – sa adattarsi a ogni andatura, ogni umore, ogni tratto urbano.

Sicurezza da segmento superiore

A bordo della Box, la sicurezza non è un optional. Già l’allestimento base offre ben 11 sistemi di assistenza alla guida (ADAS), inclusi cruise control adattivo, mantenimento attivo della corsia, frenata automatica d’emergenza, assistente al traffico e persino riconoscimento della stanchezza del conducente. La Premium aggiunge anche una telecamera a 360° in alta definizione, per parcheggi a prova di principiante. È guida assistita di Livello 2, in una citycar da poco più di 20.000 euro. Una rarità, se non un caso unico.

Lusso quotidiano, anche nei dettagli

Dongfeng ha lavorato con attenzione quasi maniacale anche sui particolari. I rivestimenti interni giocano con motivi a diamante, le cinture decorative richiamano le vecchie cinghie per valigie d’epoca, lo specchietto retrovisore è senza cornice. Cassetti, vani, luci ambiente regolabili in 32 tonalità: l’abitacolo è un piccolo salotto mobile, dove ogni cosa ha il suo posto. Il cassetto lato passeggero può diventare persino un mini-desk per lavorare in sosta. Dettagli? Forse. Ma sono queste cose che fanno la differenza tra un’auto economica e una piccola premium urbana.

Prezzi (molto) interessanti

In listino, la Box Style Edition parte da 21.500 euro, mentre la Premium Edition si ferma a 25.000 euro. Il prezzo promozionale parte da 19.900 euro, con incentivi fino a 11.000 euro per chi rottama una vecchia auto termica e rientra nei requisiti. Per meno di 15.000 euro chiavi in mano (inclusi incentivi), si porta a casa una citycar elegante, full electric, con guida assistita avanzata, dotazioni hi-tech e un design che non passa inosservato. Il tutto, senza rinunciare a nulla.

Dongfeng Box: il futuro urbano, in punta di piedi

C’è qualcosa di sorprendente nella Dongfeng Box. Non grida, non provoca, non cerca di stupire con effetti speciali. Tuttavia, conquista con intelligenza, garbo e una bella dose di coerenza. È l’auto pensata per chi vive la città, la rispetta e la attraversa con leggerezza e a zero emissioni. Un passo in avanti in nome della transizione ecologica che, presto o tardi, sarà una realtà, specialmente in Europa con le normative che parlano chiaro in vista del 2035.

Non è una rivoluzione chiassosa, ma una presenza silenziosa che segna un nuovo standard per le auto compatte elettriche. E se il buongiorno si vede dal mattino, Dongfeng ha scelto il momento giusto per raccontare un futuro in cui piccolo non è più sinonimo di rinuncia, ma di scelta consapevole.