GALATINA – Per le celebrazioni di San Michele Arcangelo del 2025, i poliziotti del Salento hanno scelto un luogo simbolo per la propria festa: il centro di Galatina, per comunicare la presenza sul territorio alla comunità, dopo i gravi fatti dello scorso aprile che hanno proiettato la cittadina sulle pagine delle cronache nazionali per il pestaggio di un 16enne disabile da parte di un “branco” di minorenni all’interno della sala d’attesa della stazione ferroviaria.
Nella mattinata di oggi, infatti, gli agenti di tutti i reparti, specialità e dei commissariati della provincia, si sono dati appuntamento davanti alla Basilica di Santa Caterina d’Alessandria per festeggiare il proprio patrono e incontrare un centinaio di studenti provenienti da diversi istituti scolastici. Nel piazzale antistante la chiesa, gli scolari han$no potuto dialogare coi poliziotti davanti agli stand – con gli strumenti investigativi esposti – e alle volanti parcheggiate per poterne visionare il funzionamento.
La santa messa è stata celebrata da monsignor Francesco Neri, con parole di vicinanza alle famiglie dei caduti vittime del dovere ma, per i poliziotti e le poliziotte della questura leccese, l’appuntamento di oggi ha rappresentato anche l’occasione per illustrare i dati relativi alle attività svolte tra il 7 maggio e il 7 settembre. Una stagione di controlli, sequestri e arresti per reati che quasi sempre sono riscontrabili nella cosiddetta “malamovida” come lo stesso questore leccese, Giampietro Lionetti, ha sottolineato, evidenziando la limitazione dello spaccio di stupefacenti ottenuta nell’estate appena conclusa grazie alle verifiche capillari della Polizia di Stato.
Il numero uno di viale Otranto ha tuttavia ridimensionato l’allarme, parlando del Salento come di un territorio virtuoso nel quale sono stati sì registrati episodi di violenza giovanile e reati tra i ragazzi, ma dove, grazie al tessuto sociale e agli sforzi delle forze di polizia e scuole, si tenta ancora la strada del dialogo tra i cittadini del futuro, così come tra i giovani che hanno commesso degli errori. Lionetti ha inoltre inteso rassicurare su quello che è considerata una consuetudine della cronaca locale: gli onnipresenti incendi notturni di auto. Praticamente uno al giorno. “Un fenomeno che non è nuovo e risulta molto antipatico, ma che resta legato più al senso di vendetta di coloro che sentono di aver subito un presunto torto che alle organizzazioni criminali”.
Il video: le dichiarazioni del questore leccese
Relativamente alla droga, il primato si riconferma quello dei cannabinoidi e delle droghe sintetiche: la questura leccese ha apposto i sigilli a quasi 55 chili di questa tipologia di sostanze. Non va meglio per la cocaina, sempre più diffusa anche nei giovani. I sequestri delle ultime settimane, effettuati dagli agenti salentini, parlano di quasi 15 chili della “polvere bianca”. Numeri simili anche per l’eroina, che vede salire la domanda sul mercato, così come per l’hashish, per un totale di droga rinvenuto che si attesta a poco meno di 85 chilogrammi. Dalla primavera al mese in corso, sono infine quattro le pistole sequestrate e sette i fucili finiti nei laboratori della questura.
Nei quattro mesi di attività che hanno consentito di stilare un consuntivo, sono state 386 le persone denunciate e 59 quelle tratte in arresto. Numeri che emergono dai 54 servizi disposti, dei quali poco meno della metà eseguiti assieme ad altre forze di polizia come la polizia locale e la capitaneria di porto. Sono in totale oltre 71mila le persone identificate e più di 28mila i veicoli sottoposti a controllo. I dati chiariscono anche la mole di misure di prevenzione disposte, tra cui 70 avvisi orali del questore, trenta fogli di via obbligatorio, 23 Daspo (i divieti di partecipazione alle manifestazioni sportive) e 13 Dacur, i cosiddetti “Daspo urbani”. Sono stati infine 33 gli ammonimenti scattati tra maggio e settembre: 26 per violenza domestica e sette per atti persecutori.
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