Lo scarico della fognatura a cielo aperto otturato con uno straccio. Sotto la pavimentazione rattoppata in vari punti, ruggine su rubinetti e manopole, muffa sparsa. La porta senza mostra ma soprattutto la mancanza della lavapadelle, il macchinario ospedaliero necessario per la pulizia e la sanificazione dei dispositivi medici e sanitari. C’è n’è uno ma nel reparto di fronte. Sono queste le condizioni in cui versa l’ostetricia del San Camillo Forlanini, in particolare il blocco A del padiglione Sala.

La denuncia sul reparto di ostetricia

La denuncia arriva dalla Uil Fpl di Roma e Lazio che già nel bel mezzo dell’estate aveva sollecitato l’azienda ospedaliera ad intervenire per sanare una situazione considerata “inaccettabile” per gli operatori socio sanitari e per le pazienti partorienti.

“La lavapadelle e il lavandino non ci sono ed il locale in questione, collocato tra i bagni delle pazienti, anch’essi indecenti, è fatiscente” denuncia ai microfoni di RomaToday Davide Leso, coordinatore della Uil Fpl. “Il reparto in questione è obsoleto e andrebbe ristrutturato nel complesso, ma una situazione del genere non è più accettabile”. Nonostante la richiesta di intervento immediato richiesto “per l’aumentato rischio biologico di esposizione dei lavoratori addetti all’assistenza” nulla da giugno è cambiato. Così il sindacato torna a protestare. “Per la difesa della sicurezza sul lavoro degli operatori coinvolti e per il decoro stesso dell’ospedale, chiediamo che al più presto vengano eseguiti tutti i lavori necessari per rendere il locale sicuro, ma anche dignitoso” dice Leso.

Locale Lavapadelle del San Camillo Forlanini-2Locale lavapadelle del San Camillo Forlanini – Ostetricia Sala AL’ospedale aperto: orari visita dalle 13 alle 21

Dai lavoratori critica anche per la scelta di inserire il reparto in questione nel progetto “ospedale aperto”, l’iniziativa che estende gli orari di visita consentendo a familiari e care giver di alternarsi uno per volta nelle stanze di degenza, tutti i giorni dalle 13 alle 21.

“Non è certo questo un reparto che può ospitare un via vai continuo di persone. Le sue condizioni sono talmente indegne che questo progetto sperimentale rischia di aggravare una situazione di igiene e salubrità già precaria”.

Il bagno di ostetriciaLa replica del San Camillo Forlanini

“L’incolumità e la salute delle pazienti non è in alcun modo in pericolo, essendo tra le priorità del personale e dell’azienda ospedaliera che ogni giorno lavorano per rendere il miglior servizio possibile” fanno sapere a RomaToday dal San Camillo Forlanini. Ogni paziente, specificano dall’ospedale, “ha il proprio dispositivo medico che viene sanificato con l’ipoclorito di sodio (la varechina ndr) e pulito nella lavapadelle che si trova nel reparto di fronte a quello in questione”.

Il nuovo macchinario per il blocco A “arriverà a breve” rassicurano da Circonvallazione Gianicolense non nascondendo qualche criticità strutturale del reparto.

“Da quando la nuova direzione si è insediata ha subito intrapreso una fitta interlocuzione con la Regione Lazio al fine di ottenere le risorse necessarie per ristrutturare il padiglione, mai rinnovato dagli anni Settanta, e ottenere macchinari nuovi e moderni. I finanziamenti, diversi da quelli straordinari del Pnrr e del Giubileo e per questo più lunghi nelle tempistiche di erogazione, sono stati approvati”. Serviranno per restituire alla città un reparto più dignitoso.