Il retroscena, un po’ a sorpresa, lo ha svelato Artem Dovbyk nella pancia dell’Olimpico subito dopo la vittoria della Roma contro il Verona. Non glielo aveva chiesto nessuno, anzi. La domanda (di Sky Sport) era sulla pressione e sulle parole di Sinner che spesso ha detto di considerarla un privilegio. Dovbyk ha raccontato, in merito, di quanto gli sia stato vicino il suo amico Dzeko, di come si siano confrontati nelle ultime settimane e ha poi postato una foto che li ritrae a cena insieme. Dove? Al mare, a Ostia, in uno dei ristoranti che Edin frequentava spesso quando viveva a Roma ed è diventato uno dei posti del cuore dell’attaccante ucraino e della sua famiglia.
Dzeko e Dovbyk, tutto nasce da una chiamata
Ma come nasce questo rapporto? I due non hanno mai giocato insieme e hanno pure una discreta differenza d’età: 39 anni Edin, 28 Artem. In comune, oltre all’amore per la famiglia e anche a quello per Casal Palocco (Dzeko ha sempre vissuto lì, Dovbyk ci sta da un paio d’anni), anche le difficoltà al primo anno a Roma. Un anno in cui, va detto, l’ucraino ha segnato 17 gol, Edin si fermò a 10 prima di diventare, però, il terzo marcatore all time della storia della Roma dietro Totti e Pruzzo con 119 reti. Se c’è uno che sa come trasformare le critiche, o la diffidenza, in applausi, è lui. Ed è per questo che Dovbyk si fida dei suoi consigli: “È stato molto semplice – racconta -. Sono arrivato a Roma e Gianluca (un ex dipendente della Roma) mi ha detto che assomigliavo molto a Edin quando era appena arrivato alla Roma. Eravamo in macchina, ha chiamato Dzeko vista la loro amicizia ed è stato allora che ci siamo parlati per la prima volta. Poi ci siamo seguiti su Instagram, abbiamo chiacchierato ancora un po’ e basta: da allora siamo rimasti in contatto, lui mi sostiene e io sostengo lui”. Sempre, al netto della rivalità che inevitabilmente ci sarà domenica.
Dzeko e Dovbyk, come arrivano a Fiorentina-Roma
Inevitabilmente, in questo momento ci arrivano con due stati d’animo diversi. Artem dopo il gol e la bella prestazione contro il Verona si è messo alle spalle mesi complicati e la sensazione è che, capito Gasperini, la strada sia tutta in discesa. Dzeko, invece, si trova invischiato nella crisi della Fiorentina: ha giocato 6 partite, segnando un gol in Conference, ma in campionato è fermo a 74’in 4 gare su 5. La sua esperienza, però, può essere determinante non solo per aiutare un giocatore della Roma – a cui era e resta legatissimo – ma anche i suoi stessi compagni. Considerando la classifica della Viola, forse ce ne sarebbe bisogno.
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