Dopo la prima storica rassegna iridata africana, si resta fuori dall’Europa: il Canada è pronto

Mandata in archivio la prima, storica rassegna iridata africana della storia (il bilancio, anche andando oltre l’aspetto strettamente sportivo, è stato soddisfacente), il testimone resta fuori dall’Europa e passa a Montreal, Canada, che ospiterà i Mondiali di ciclismo per la seconda volta dopo 1974: in quell’occasione vinse Eddy Merckx, per la terza volta, e per la terza volta (per di più, consecutiva) potrebbe imporsi Tadej Pogacar che in carriera ha già vinto due volte il Gp Montreal, a cui il percorso iridato si ispira. Due volte, e quest’anno ha regalato la vittoria al compagno Brandon McNulty dopo un arrivo in parata… Le date saranno dal 20 al 27 settembre 2026, e il 20 sarà dedicato alle cronometro: 39,9 km e percorso meno duro rispetto a quello di quest’anno. In Canada i Mondiali tornano dopo l’ultima volta nel 2003: ad Hamilton vinse lo spagnolo Igor Astarloa e il nostro Paolo Bettini chiuse al quarto posto. La prova dei pro’, domenica 27 settembre, sarà lunga 273,4 km: tratto in linea di 112,4 km e 12 giri da 13,4 km ciascuno con la salita di Mont Royal come fulcro. Dislivello complessivo di 3720 metri, sensibilmente meno dei 5475 del percorso ruandese. Ma il favorito sarà quello di sempre: Tadej Pogacar. Da ricordare infine che i Mondiali torneranno in Italia nel 2031: il Trentino sarà il fulcro di una edizione che comprenderà tutte le discipline, tranne il cross.