La targa del Tar del Lazio
L’obbligo vaccinale contro il Covid 19 imposto dal ministero dell’Istruzione nel dicembre 2021 a tutto il personale docente e Ata era legittimo: a stabilirlo è stato il Tar del Lazio con una sentenza che ha dato ragione piena al dicastero dell’Istruzione, la quale secondo i giudici regionali si sarebbe mossa in attuazione alle previsioni di legge, respingendo in tal modo un ricorso proposto da centinaia di lavoratori della scuola, tutti dipendenti dello stesso dicastero e non vaccinati.
Le ragioni della Corte Costituzionale
Di fatto, il maxi-ricorso è stato di fatto ritenuto infondato anche sulla base dei principi espressi dalla Corte Costituzionale attraverso due sentenze del 2023: il Tribunale regionale ha fatto notare che la Consulta aveva infatti asserito che “l’imposizione dell’obbligo vaccinale attiene al principio di solidarietà”, che “il rischio di eventi avversi anche gravi non implica l’illegittimità dell’obbligo vaccinali”, ma anche che “il fatto che la somministrazione del vaccino non escluda la possibilità di contrarre la malattia non vale a inficiare la scelta operata dal legislatore di prescrivere l’obbligo vaccinale” e che “la ragionevolezza dell’imposizione dell’obbligo vaccinale nei confronti di determinate categorie di soggetti riposa sulla duplice finalità di proteggere quanti entrano in contatto con i vaccinati e di evitare l’interruzione di servizi essenziali per la collettività“.
I giudici del Tribunale amministrativo regionale del Lazio hanno infine evidenziato che “la proporzionalità della scelta è dimostrata anzitutto dall’assenza di misure altrettanto adeguate rispetto allo scopo prefissato dal legislatore per fronteggiare la pandemia” e “le conseguenze per il caso in cui il singolo decida di sottrarsi all’obbligo sono da ritenere proporzionate“.
Tornano a salire i casi di Covid
Nel frattempo, crescono i numeri degli attuali casi di Covid. Nell’ultima settimana sono stati registrati 4.256 nuovi casi: il dato è inserito nell’ultimo bollettino del Ministero della Salute. I decessi sono stati 37 contro i 21 della precedente rilevazione. Cresce anche il numero dei tamponi: dal 18 al 24 settembre ne sono stati effettuati 33.209 contro i 29.112 della settimana precedente. Il tasso di positività è al 12,8%.
Secondo i dati di monitoraggio pubblicati dall’Iss al 25/09/2025, i tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte (tasso di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e sopra i 90 anni rispettivamente pari a 28 e 44 per 1.000.000 abitanti e tasso di mortalità nelle fasce 80-89 e superiori ai 90 anni rispettivamente pari a 2 e 4 per 1.000.000 abitanti).