Con il passare delle ore sembra perdere di consistenza la pista della folle gara tra auto come causa dell’incidente, avvenuto a Sant’Andrea oltre il Muson (nel comune di Castelfranco) nel pomeriggio di sabato 27 settembre, in cui ha perso la vita il 27ebbe Simone Stepich, padre di tre bambini piccoli. Nel sinistro, avvenuto in poco dopo le 18 in via Crevan, è rimasto gravemente il cugino Michele, 37enne, che era alla guida dell’auto della vittima.

Secondo i rilievi la macchina procedeva a forte velocità: il guidatore, senza patente (revocata) era in libertà vigilata con l’obbligo di firma in provincia di Lucca e cercava di sfuggire ai carabinieri che gli avevano intimato l’alt. La vettura ha terminato la propria corsa contro un palo a bordo strada. Violentissimo l’impatto, costato la vita a Simone, seduto sul sedile del passeggero.

L’ipotesi che la macchina fosse impegnata in una gara era emersa da alcune riprese fatte proprio dai militari dell’arma in cui si vedrebbe il mezzo con all’interno Michele e Simone Stepich sorpassare un’altra auto che poi, al momento dello schianto, non si sarebbe fermata. Ma il comportamento del veicolo, intentato in sorpassi quanto meno azzardati, sarebbe proprio il motivo per cui sarebbe stata inseguita dai carabinieri. La macchina sorpassata sarebbe peraltro perfettamente identificabile e in queste ore gli inquirenti stanno lavorando per il riconoscimento del proprietario, che sarà certamente sentito.

Il 27enne, di origine rom e residente a Castelfranco, solo la scorsa settimana era stato ricevuto dal sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, per iniziare un nuovo percorso di vita e affrontare, con il sostegno dei servizi sociali, una nuova vita all’insegna della legalità. Il cugino, che si trova ancora ricoverato in ospedale, è uscito dalla terapia intensiva e la prognosi rimane riservate soltanto per motivi precauzionali. Il pubblico ministero Barbara Sabbatini lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.